Gim-Unimpresa – l’associazione che raccoglie gli imprenditori italiani a Mosca – rivolge un appello al Presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk e all’Alto Rappresentante per la Politica Estera e la Sicurezza (PESC) Federica Mogherini per sottolineare “l’impellente necessità di mettere fine all’attuale regime delle sanzioni contro la Federazione Russa”. Secondo Gim, oltre a un danno economico pari a circa “100 miliardi di euro”, le sanzioni hanno provocato una “significativa perdita di fiducia da parte russa nei confronti dei nostri paesi e delle istituzioni europee”.
“Questa perdita di fiducia – si legge nella lettera – rischia sempre più d’impoverire i rapporti sviluppati in questi ultimi vent’anni”. “Quello che ci preme sottolineare – nota Gim – è la totale mancanza di visione strategica da parte europea nei confronti della Russia. Prova ne sia il fatto che le trattative per il rinnovo del Patto di Cooperazione strategica tra la UE e la Russia sono ferme, per dichiarata volontà europea, da ormai otto anni, ovvero molto prima delle vicende ucraine”.
L’associazione degli imprenditori italiani a Mosca ricorda poi che “sul piano economico il rapporto con la Federazione Russa costituisce una delle voci più importanti dell’Europa nel quadro internazionale (8% dell’export e 13% dell’import)” e che è sempre maggiore il numero di aziende europee impegnate “in importanti investimenti industriali in questo paese”.
“Anche alla luce di questi fatti – chiosa – ci permettiamo di ribadire la necessità che, superato il regime delle sanzioni, venga avviato un serrato confronto con la Federazione Russa per dare maggiore incisività ai rapporti sia politici che economici, nell’interesse dei nostri paesi e delle nostre aziende”. ANSA
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Ma come vi salta in mente, scrivere all’UE o addirittura alla Moncherini, dovevate scrivere a chi sono i mandanti di questo sfacelo che ci è costato solo nell’Emilia oltre 1000 fabbriche chiuse con dietro gli operai alla fame, mentre la Merkel fa affari con la Russia sul gasdotto, dovevate scrivere agli USA sono loro che dirigono l’orchestra e i nostri Politici eseguono alla pecorina.