“In una strategia globale l’Isis si sconfigge, non è difficile ma non dobbiamo essere timidi. Per estirparlo serve anche una opzione militare ma anche grande una azione culturale”. Lo ha detto il ministro della Difesa Roberta Pinotti, durante il question time alla Leopolda.
“Non credo – ha spiegato – che sia molto importante definire semanticamente se siamo in guerra o non siamo in guerra. L’importante è capire che tipo di minaccia è e come rispondere. Siamo di fronte a un terrorismo fondamentalista islamico che ha una strategia diversa, nuova e più pericolosa. Da un lato occupa dei territori, in questo modo loro ne sfruttano le ricchezze, in primis il petrolio, trafugando opere d’arte, facendo rapimenti e mettendo delle tasse e in questo modo hanno anche una ricchezza economica. Nello stesso tempo lanciano questa propaganda del fondamentalismo nel mondo, arruolano, addestrano, sostengono economicamente chi poi compie gli attacchi nelle nostre città.
Di fronte a questo l’Italia dice: certo ci vuole anche l’opzione militare ma è chiaro che non basta. Bisogna bloccare i flussi finanziari, serve il controllo dei foreign fighters e soprattutto bisogna coinvolgere gli Stati, i leader e i cittadini islamici affinchè dicano che questo non è l’Islam“, ha concluso.
Per certa gente dovete fare come sta facendo Putin, svegliatevi prima che sia troppo tardi x questi ci vuole napalm. altro che dialogo che ca22o volete dialogare.
I politici italiani sono come i bizantini:mai diretti,sempre obliqui,mai trasparenti,sempre oscuri,mai univoci,sempre equivoci;è la nostra maledizione.