Giuliano ed Heidi Giuliani, genitori di Carlo – morto a luglio 2001 nel corso degli scontri che caratterizzarono la manifestazione del G8 a Genova, mentre impugnava un estintore e lo rivolgeva contro il defender blindato dei militari – sfidano al tribunale di Torre Annunziata il magistrato Luigi Bobbio.
Come scrive il Corriere, Bobbio è imputato ed i coniugi Giuliani sono parte offesa nel processo scaturito da un commento che il magistrato ha scritto sulla sua pagina Facebook il 28 luglio 2014. “Giuliani – questo il testo letterale del post – era una feccia di teppista di strada”. Il 12 settembre, rincarò la dose, sempre sul suo profilo Facebook: «Credo che la definizione calzi a pennello!O no? Se poi non ci si può più esprimere in corretto italiano….». Aggiunse un collegamento ipertestuale al termine Feccia, così come è descritto sul dizionario on line del Corriere della Sera.
I genitori di Carlo lo querelarono prontamente. A febbraio 2015 il pubblico ministero Francesco De Tommasi ha disposto la citazione a giudizio dell’ex senatore.
Non è la prima volta che i genitori di carlo si rivolgono ad un tribunale, per “tutelare la memoria del figlio”. Lo avevano già fatto con Alessandro Sallusti, il direttore de Il Giornale e gli andò benissimo. Sallusti versò 35.000 euro per evitare il processo.