Partiti: dalla Camera ok a 10 milioni di rimborsi elettorali per il 2015

 

La Camera erogherà 10 milioni circa di rimborsi elettorali per il 2015 ai partiti che hanno i requisiti, ovvero i rendiconti 2013 regolari e l’invio dei rendiconti 2014. E’ la decisione presa oggi dall’ufficio di presidenza di Montecitorio all’unanimità dei presenti, tutti i gruppi cioè tranne il Movimento 5 Stelle rappresentato da Luigi Di Maio e Riccardo Fraccaro che hanno abbandonato la riunione.

“E’ assurdo e umiliante – ha commentato il vicepresidente della Camera pentastellato – ratificare una legge che elude i controlli sui partiti”. La legge cui si riferisce Di Maio è la Boccadutri, una sorta di sanatoria che ha permesso ai partiti di accedere ai rimborsi pur mancando uno dei requisiti chiesti dalla legge sull’abolizione del finanziamento ai partiti ovvero la relazione della Commissione di garanzia degli statuti e per la trasparenza e il controllo dei rendiconti dei partiti politici.

La fetta di 10 milioni sarà ripartita tra i vari partiti presenti in Parlamento tranne M5S che non ne ha fatto richiesta (non ne ha diritto). Ancora sub iudice la posizione di Mpa e Udc.