“Non si svendano i gioielli di famiglia. Abbiamo bisogno di mantenere delle produzioni strategiche altrimenti, dopo che avremmo svenduto tutto, il Paese arretrerà ancora. E’ un pericolo che non vogliamo correre”. Ad affermarlo è il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, in occasione dell’Assemblea dei delegati del gruppo Eni che ha annunciato per il 20 gennaio prossimo uno sciopero di 8 ore in tutti gli stabilimenti dell’Eni e una manifestazione nazionale a San Donato Milanese il 17 dicembre.
“Abbiamo scritto al premier Matteo Renzi -sottolinea il leader della Uil – per chiedergli di farci capire cosa vuole fare: si mette sul mercato il 40% delle Fs per una mancia di 3 miliardi. Questa operazione non è una svendita ma è un regalo; vogliamo capire quale è il piano industriale per l’Ilva; dobbiamo vedere dove va l’Eni visto che vogliono dare il 70% di Versalis dopo aver ceduto delle quota in Snam e Saipem ” e capire “quale è la regia di queste impostazioni“.
“Non contestiamo le privatizzazioni ma – conclude – contestiamo che non c’è una politica industriale nel nostro Paese. Siamo disponibili a discutere di tutto ma vorremmo capire di che cosa stiamo parlando”.
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