‘Ndrangheta: traffico di oltre 400 kg di cocaina a Venezia, 9 arresti

 

Un traffico di oltre 400 kg di cocaina, proveniente dall’America centrale e destinata al mercato italiano. Questa la scoperta fatta dalla guardia di finanza di Venezia, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia della locale Procura della Repubblica, che ha individuato un gruppo criminale di matrice ‘ndranghetista operante in provincia di Venezia, con collegamenti in Lombardia e di origine dell’area jonica della provincia di Reggio Calabria, dedita all’importazione di ingenti quantitativi di cocaina dal Sud America e alla sua commercializzazione.

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Complessivamente sono state arrestate 9 persone, tra cui anche due ristoratori di origine albanese che, all’interno del loro locale situato nel centro storico del capoluogo lagunare, custodivano circa un chilo di cocaina e altrettanta marijuana, pronta per essere spacciata. L’attività investigativa è stata condotta dal Gico del Nucleo di polizia tributaria di Venezia, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Venezia – Dda, con l’apporto della Direzione centrale per i servizi antidroga del ministero dell’Interno e del Servizio centrale investigazione criminalità organizzata.

Le indagini hanno tratto origine dal monitoraggio di alcuni soggetti di origine calabrese dimoranti nella provincia di Venezia attivi nello smercio di cocaina nel capoluogo lagunare e nel trevigiano. Attraverso un’attività di osservazione e pedinamento è stato possibile evidenziare la figura di A.V., domiciliato a Marcon (Venezia), elemento di spicco dell’organizzazione, legato alla ‘Ndrangheta di Africo (Reggio Calabria), con numerosi precedenti di polizia, tra l’altro, per tentato omicidio, associazione di tipo mafioso, estorsione e detenzione abusiva di armi.

E’ stato riscontrato che A.V., avvalendosi di un’impresa operante in provincia di Venezia, introduceva ingenti quantitativi di cocaina sul territorio nazionale, importandola direttamente dall’America centrale e meridionale. La droga veniva nascosta all’interno di container con carichi di copertura costituiti da frutta (banane, ananas, ecc.) e, una volta arrivata a Venezia, distribuita a gruppi di spacciatori.

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Era coinvolto nel narcotraffico anche un gruppo criminale di origine calabrese stanziato nelle province di Milano e Monza Brianza che, in collaborazione con A.V., alimentava il mercato lombardo della cocaina, anch’essa prelevata a Venezia dopo essere arrivata dal Sud America. I finanzieri hanno potuto documentare tre significative importazioni di cocaina con un elevato grado di purezza, per un peso di circa 410 kg.

Con la collaborazione dell’Agenzia delle Dogane e di altri reparti della guardia di finanza competenti per territorio, è stato possibile procedere a una ‘consegna controllata’ dei carichi, per individuare i responsabili del traffico. In questo modo, è stato accertato che la cocaina era trasportata dai sodali in magazzini presi in locazione a Marghera e Meolo (Venezia) dove, dopo essere stata separata dalla merce lecita tra la quale era nascosta, veniva suddivisa tra i vari componenti dell’organizzazione, per essere poi smerciata sul territorio.

Le indagini hanno permesso di rilevare in una prima fase l’arrivo di due partite di cocaina del peso, rispettivamente, di 50 kg e 240 kg nei mesi di luglio e novembre di quest’anno. Dopo aver individuato la rete di distribuzione della droga, ieri è scattato il blitz in un magazzino di Meolo (Venezia), dove sono stati colti in flagranza di reato A.V. e altri tre componenti dell’organizzazione mentre scaricavano da un furgone 90 casse di falsi tuberi di manioca in materiale plastico, al cui interno erano nascosti panetti di cocaina, per un peso complessivo di circa 98 kg, sottoposti a sequestro.

Contemporaneamente, sono state avviate oltre 20 perquisizioni in Veneto e Lombardia, nei confronti di soggetti coinvolti, a vario titolo, nel traffico di droga.Le attività hanno consentito di sequestrare altri 30 kg di cocaina, 1 kg di marijuana, oltre a un’ingente quantitativo di denaro contante e preziosi. Altri 32 kg circa di cocaina sono stati sequestrati il 20 novembre, con l’arresto di un responsabile in provincia di Milano, con la collaborazione dei baschi verdi del capoluogo lombardo.

(LaPresse)