Il presidente russo, Vladimir Putin, ha avvertito la Turchia che non se la cavera’ con le sazioni economiche per l’abbattimento del caccia russo nei cieli il 23 novembre sopra il confine turco-siriano. Il capo del Cremlino ha assicurato che Ankara si pentira’ di cio’ che ha fatto, aggiungendo che non si puo’ ignorare il suo aiuto ai “terroristi” dell’Isis che gli permette di “riempirsi il portafoglio con petrolio rubato”.
Nel discorso sulla stato della nazione nella sala di San Giorgio del Cremlino, Putin ha avvertito che la reazione di Mosca “se qualcuno pena che la reazione russa si limitera’ alle sanzioni economiche, si sbaglia di grosso“. “La cricca al governo in Turchia continuera’ a pentirsi di cio’ che ha fatto, non se la cavera’ con i pomodori”, ha detto.
La Russia “non dimentichera’ mai questa complicita’ con i terroristi”, ha insistito Putin, “consideriamo sempre il tradimento come uno degli atti peggiori e uno dei piu’ vili. Che quelli che hanno sparato alle spalle ai nostri piloti lo sappiano”. “Non capisco perche’ lo hanno fatto, solo Allah lo sa”, ha aggiunto tra gli applausi dei senatori del Consiglio della federazione, la Camera alta russa, “sembra che Allah abbia voluto punire la cricca al potere in Turchia privandola della ragione e del buon senso”. “Non c’e’ da attendersi da parte nostra ua reazione nervosa, isterica, pericolosa per noi e per il mondo intero”, ha precisato il capo del Cremlino, “non impugneremo le armi”.
“Pero’ se qualcuno pensa di cavarsela per un crimine di guerra cosi’ vile con i pomodori o con sanzioni nelle opere pubbliche, si sbagliano gravemente. Non e’ l’ultima volta che gli ricorderemo quello che hanno fatto, ne’ l’ultima volta che si pentiranno di quello che hanno fatto”. Putin ha pero’ voluto fare una distinzione tra il governo di Ankara e il “gentile, laborioso e talentuoso popolo turco”, tra cui la Russia ha “molti amici fidati e di vecchia data”. “Noi non li equipariamo a quella parte di leadership che e’ direttamente responsabile per la morte” dei piloti russi.AGI