Party rumoroso, albanese uccide il vicino di casa a coltellate

Omicidio Francesco Maria Pennacchi a Velletri: arrestato un 43enne albanese

Omicidio-Pennacchi

Un party fuori orario prolungatosi nelle ore della notte. Questo il movente che ha portato un vicino di casa ad uccidere a coltellate Francesco Maria Pennacchi, commercialista 32enne di Velletri. L’omicidio poco dopo la mezzanotte nello studio professionale posto al quarto piano di una palazzina di via dei Volsci, nel Comune dei Castelli Romani. Fermato subito dopo l’assassinio, il 43enne cittadino albanese è accusato di omicidio volontario ed è stato portato nel carcere veliterno dalle forze dell’ordine.

LITE TRA VICINI – Le indagini lampo, condotte dai carabinieri della Compagnia di Velletri, in collaborazione con gli Agenti del locale Commissariato della Polizia di Stato, hanno appurato come l’omicidio sia maturato a seguito di una lite tra vicini di casa avvenuta intorno alla mezzanotte fra il 26 ed il 27 novembre.

UCCISO A COLTELLATE – Il diverbio tra il cittadino albanese, un fornaio di 43 anni da anni residente a Velletri, e il commercialista, avvenuto alla presenza di due amici di questi, è sfociato in un accoltellamento che ha determinato la morte pressoché immediata dell’uomo. In particolare, secondo la ricostruzione della polizia giudiziaria, dopo la mezzanotte è arrivata una richiesta di intervento al numero unico per l’emergenza 112 in cui si riferiva di una violenta lite verbale degenerata tra vari soggetti in via dei Volsci.

BLOCCATI IN ASCENSORE – Gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Velletri e i Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Velletri, unitamente arrivati sul posto, hanno poi sentito delle urla provenire dal vano ascensore rimasto bloccato all’altezza del secondo piano. Dopo vari tentativi e manovre con l’ausilio di personale dei Vigili del Fuoco, i soccorritori sono quindi riusciti a liberare gli occupanti, ovvero due ragazzi di Velletri di 35 e 26 anni, mentre un terzo era riverso in una pozza di sangue, privo di coscienza, sul pavimento dell’ ascensore.

MORTO IN OSPEDALE – Immediatamente soccorso da personale del 118, Francesco Maria Pennacchi è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale civile di Velletri dove è decedito poco dopo. Dagli elementi raccolti sul posto si veniva a conoscenza che nell’appartamento posto al quarto piano del palazzo, adibito a studio di commercialista, i tre giovani si sarebbero trattenuti oltre l’orario di lavoro arrecando disturbo ai vicini .

SPINTE ED INSULTI – Per questo il fornaio albanese da molto tempo residente a Velletri, che stava riposando insieme alla sua famiglia in un appartamento accanto, si sarebbe alzato infastidito, dirigendosi verso la porta del vicino per chiedere spiegazioni. Ma questo sarebbe bastato a generare una violenta lite tra lui e il commercialista, con spintoni e insulti.

UCCISO CON UN COLTELLO DA CUCINA – Immediate le ricerche, da parte delle forze dell’ordine che lo hanno rintraccio, a circa 500 metri dal luogo dell’accaduto, l’autore del presunto omicidio, rinvenendo altresì in un tombino ubicato sulla medesima via, a breve distanza dal luogo del fatto, l’arma del delitto, un coltello da cucina con una lama della lunghezza di circa 20 centimetri.

AMMISSIONE DI COLPA – L’arrestato, dopo un lungo interrogatorio condotto alle prime ore del mattino personalmente dal Sostituto Procuratore della Repubblica, Giuseppina Corinaldesi, avrebbe ammesso le proprie responsabilità. La giovane vittima sarebbe deceduta a causa delle ferite di arma da taglio all’altezza del torace, ma il magistrato ha già disposto l’autopsia. L’arrestato, espletate le formalità rito, è stato associato presso la Casa Circondariale di Velletri.

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