Da Bruxelles arriva un nuovo allarme per l’Italia: la Commissione europea non vede le condizioni per una riduzione certa del debito pubblico e il nostro Paese continuera’ a essere sorvegliato speciale.
Secondo quanto emerge in un’analisi sugli squilibri macroeconomici reali o potenziali pubblicata oggi nell’ambito del processo di sorveglianza macroeconomica dei Paesi, l’Italia si caratterizza per “una crescita della produttivita’ contenuta, che frena le prospettive di crescita, il miglioramento della competitivita’, e che rende piu’ difficile per ridurre il debito pubblico”. Per questo motivo, Bruxelles continuera’ a “esaminare ulteriormente la persistenza di rischi macroeconomici e a monitorare i progressi nella riduzione di squilibri eccessivi”.
Insomma, il nostro paese e in particolare la situazione economica e finanziaria e’ motivo di preoccupazione, in quanto siamo piu’ esposti di altri a rischi di “shock”. Cio’ non solo a causa dell’elevato debito pubblico, ma anche “di una tendenza al calo del potenziale di crescita o competitivita“.
L’Italia non e’ un caso isolato, ma rientrano in questa casistica altri paesi di “rilevanza sistemica” come la Francia e anche “economie piu’ piccole come il Belgio”, tutti Paesi dove “aumenta la probabilita’ di traiettorie instabili debito-PIL e vulnerabilita’ agli shock avversi”.
A destare preoccupazione e’ anche il mercato del lavoro, soprattutto per i giovani. L’Italia ha un tasso di disoccupazione giovanile del 41%, come la Croazia e peggio solo di Spagna e Grecia. Nel rapporto, si rilevano “sviluppi piuttosto problematici del tasso generale di disoccupazione e degli indicatori sociali”, e il documento avverte che l’Italia dovra’ essere monitorata in quanti “questi sviluppi possono diventare tendenze di lungo periodo”, e dunque problemi strutturali.
Preoccupa anche la situazione relativa ai cosiddetti “Neet”, quanti non hanno un lavoro e smettono di cercarlo. “La rapidita’ di aggiustamento di questo tasso appare insufficiente in Italia”, dove i Neet rappresentano oltre il 20% della popolazione di eta’ compresa tra i 15 e 24 anni.
Parole di incoraggiamento vengono comunque espresse dal commissario per gli Affari economici Pierre Moscovici: “L’Italia deve continuare nel suo percorso di crescita, vorremmo vedere che la ripresa si consolidi”. E comunque visto che l’Italia ha anche chiesto di avvalersi della possibilita’ di tener fuori dal calcolo di debito e deficit le spese per le riforme, gli investimenti e la gestione della crisi rifugiati, Moscovici ha fatto sapere: “Ci siamo dati appuntamento a febbraio per effettuare un’altra analisi e vedere se l’Italia possa beneficiare della flessibilita’ e in che misura”. AGI
E ti pareva, con certi MxxxxxxxI che abbiamo, ci e andata bene al momento ma qui la situazione e gravissima sia con l’UE, e sia con i Clandestini terroristi, chi ca22o ti protegge? la polizia non può intervenire perché se succede qualche cosa sono morti in partenza senza alcuna difesa minima non c’è l’hanno forse ci proteggeranno i Politici del PD si metteranno loro d’avanti e gli spiegheranno che cosa debbono fare. Popolo apriamo gli occhi che e già troppo tardi.