Definire il concetto di “illegale” nell’ambito dell’immigrazione, attivare con determinazione procedure in grado di accogliere subito chi ha diritto a protezione e rifugio internazionale, respingere chi non ha i requisiti. Agevolando le procedure di accoglienza si finirebbe per stroncare il traffico internazionale di esseri umani.
Invece di dire siate attenti e cauti, badando bene a chi accogliete, chiede di accelerare e arronzare. Forse teme che, con la prudenza, troppi terroristi vengano esclusi dall’accoglienza?
Queste le linee tracciate a Pozzallo da Markus Jaeger, a capo della Divisione Migrazione e Diritti umani del Consiglio di Europa; per Jaeger non e’ tempo di rinnegare trattati e convenzioni arrovellandosi su percentuali o applicabilita’ ma e’ tempo di unire le forze perche’ le risorse in Europa ci sono. Un fenomeno migratorio imponente che deve essere governato: “Siamo di fronte ad una crisi, con centinaia di migliaia di persone che arrivano in maniera massiccia. Crisi che deve essere gestita, con i mezzi che abbiamo a disposizione, ha detto Jaeger a margine del Colloquio “Mediterraneo: una strada nel mare. Migrazioni di popoli, culture e religioni, patrocinato dal segretario generale del Consiglio d’Europa, Rinascita Cristiana e Movimento internazionale d’apostolato delle associazioni sociali indipendenti.
Per velocizzare le procedure andrebbe “intanto attivata una lista dei Paesi non sicuri e andrebbero definiti strumenti e procedure per risolvere migliaia di casi sospesi per i quali andrebbe applicato subito il diritto all’accoglienza”. Il capo della Divisione migrazione del Consiglio d’Europa, Markus Jaeger soppesa le parole in merito agli ultimi attacchi terroristici: “Avere paura e’ anche un diritto, ma non puo’ essere una valida ragione per illegalita’ e disonesta’. Ma e’ importante che la paura non si trasformi in panico”.
Corridoi umanitari? “Non proprio, devono essere attivati diversi canali di permessi, visti anche temporanei che permettano per esempio alle persone di raggiungere la meta, chiedere i permessi e poi ritornare – dice ancora Jaeger -; penso ai visti per gli studenti. Per me, e’ fondamentale creare gratitudine. Accogliendo e integrando i migranti che ne hanno diritto, magari questi un giorno potranno tornare nel proprio paese dove esporteranno anche le nostre tradizioni e ci resteranno grati.
La migrazione non e’ quella di una volta, quella delle colonie svuotate per avere manodopera maltrattata, ora il fenomeno e’ completamente diverso. Con l’accoglienza potremmo creare esseri umani pieni di gratitudine, un capitale di solidarieta’, e fratellanza. Non farlo – ha scandito – e’ stupido”. AGI