Padova, alunno delle elementari: Andiamo a Roma a uccidere il papa

 

TREVISO – «Hanno fatto bene, è giusto quello che hanno fatto: adesso andiamo a Roma e uccideremo il Papa!».

Parole agghiaccianti, scrive il Gazzettino,  quelle pronunciate da un alunno di una scuola elementare trevigiana mentre a scuola si parlava degli attentati di Parigi. L’episodio è avvenuto a San Zenone degli Ezzelini, luogo già in passato “attenzionato” dalle forze dell’ordine per presunti collegamenti con cellule integraliste.

Il caso è stato segnalato dalla dirigente scolastica Rosita De Bortoli che ha raccolto il racconto delle insegnanti sbigottite. Sull’accaduto la funzionaria ha inviato una segnalazione alla Farnesina. Certo non per timore che dietro il piccolo si nascondesse un pericoloso esponente dell’Isis, ma per segnalare soprattutto i pericoli della presenza di un forte integralismo, e delle degenerazioni che questo può presto comportare, in alcune famiglie immigrate.

«E’ chiaro – ha spiegato infatti la preside nella lettera alla Farnesina – che i bambini riportano quello che sentono dalle famiglie. E queste affermazioni hanno giustamente preoccupato il personale scolastico».

2 thoughts on “Padova, alunno delle elementari: Andiamo a Roma a uccidere il papa

  1. Bambino sciocco figlio di islamici eretici: Bergoglio è il miglior alleato dei mussulmani, infatti continua a mentire sulla vera natura intollerante e sanguinaria dell’Islam, definendola religione di pace e continua ad “ospitare” decine di migliaia di mussulmani, facendosi anche pagare dagl’infedeli per mantenerli.
    Grazie a Bergoglio in ogni città e paesello d’Italia, ora c’è una caserma piena di soldati islamici pronti a tagliare la gola ai cristiani.
    Bergoglio, mentre i mussulmani tagliavano le gole dei cristiani siriani, andava alla Moschea Blu in “Adorazione di Allah”.
    Bergoglio non è cristiano, potrebbe essere tante cose, magari è anche mussulmano, di sicuro fa gl’interessi della causa islamica, perchè volerlo uccidere.

  2. Sicuramente il bambino ha sentito quelle parole a casa. Bisogna subito toglierlo alla famiglia, potrebbero picchiarlo e anche ucciderlo per quello che ha rivelato.

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