Oriana Fallaci aveva previsto: “Parigi è persa, qui l’odio per gli infedeli è sovrano”

“Parigi è persa, qui l’odio per gli infedeli è sovrano e gli imam vogliono sovvertire le leggi laiche in favore della sharia”.

di Armando Manocchia  @mail

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Oriana Fallaci aveva previsto il massacro di Parigi.

Boom di vendita dei suoi libri. ‘La rabbia e l’orgoglio’ di Oriana Fallaci è il libro più venduto su Amazon nelle ultime 24 ore.
Su twitter l’hashtag #fallaci sta spopolando.
Dopo i fatti di Parigi, le parole del più grande scrittore del secolo scorso riecheggiano come una profezia: “Parigi è persa, qui l’odio per gli infedeli è sovrano e gli imam vogliono sovvertire le leggi laiche in favore della sharia“.

Su Facebook diverse pagine sono dedicate allo scrittore fiorentino una su tutte, quella del sito: www.thankyouoriana.it.

E anche se, secondo i cultori dell’odio, i fiancheggiatori dell’islamizzazione, le cicale della sinistra al caviale, i cosiddetti radical shit (shit), l’hashtag #fallaci è usato soltanto per giustificare l’odio xenofobo, sui social spuntano ovunque citazioni dei suoi libri, come sulla nostra pagina di imolaoggi.it.

Si perchè, aldilà di cosa ne pensano gli imbecilli, i detrattori, i gelosi, i biliosi, gli invidiosi, io sono fiero di lei, e sono fiero anche di quello che ho fatto e che faccio, in qualità di presidente dell’Associazione UNA VIA PER ORIANA, ‘per mantenere vive le coscienze che ha risvegliato‘, nata una settimana dopo la sua morte e attraverso la quale, nel nostro piccolo e per quello che dovremmo, ma per quello che possiamo, si tenta di portare avanti le sue grandi battaglie.

Armando Manocchia consegna il Premio Oriana Fallaci a Vittorio Feltri
Armando Manocchia consegna il Premio Oriana Fallaci a Vittorio Feltri

UNA VIA PER ORIANA, ha dato vita al MEMORIAL ORIANA FALLACI e il 15 settembre di ogni anno a Firenze, la sua città, ricordate? «Fiorentino parlo, fiorentino penso, fiorentino sento. Fiorentina è la mia cultura e la mia educazione. All’estero, quando mi chiedono a quale Paese appartengo, rispondo: Firenze. Non: Italia. Perché non è la stessa cosa», grazie ad una Giuria internazionale di conoscitori, estimatori e sostenitori del suo pensiero, assegna il PREMIO ORIANA FALLACI a chi si è particolarmente distinto, a chi si è battuto e si batte affinché non cada l’oblio su una personalità di indiscutibile rilevanza.

La Giornalista, lo Scrittore Oriana Fallaci, è stata una professionista animata da lucidità critica e passione civile che l’Italia ha il dovere di considerare tassello essenziale della propria storia culturale, ma non viene fatto quasi niente e, quando viene fatto qualcosa, è quasi sempre per screditarla, denigrarla e umiliarla, in perfetto stile della scuola ‘Cà Rossa’ o del Centro sociale, e per confondere i beoti che li sostengono, come è accaduto ad esempio quest’anno in Consiglio regionale della Toscana in nome e per conto del suo presidente Eugenio Giani, con una operazione di sciacallaggio, volente o nolente, in buona fede o in malafede.

La buona, basta che costi poco e infatti, con una targhetta di ottone da 50 euro con scritto ‘Sala Stampa Oriana Fallaci‘ e 4 tasselli da 6, affissa sulla porta di un locale del Consiglio, già adibito a tale inutilità e in questo modo, con un piatto di lenticchie di fronte alle zecche rosse han fatto un gran figurone, mentre dall’altra, per screditarla, denigrarla e umiliarla, ovviamente non hanno badato a spese, anzi si sono ‘spesi’ in somme che si quantificano in migliaia e migliaia di euro, per mettere in scena quell’obbrobrio di ‘spettacolo’ – se così si può chiamare – dove dei ballerini, con una musica da oltretomba si ‘muovevano’ tra le tombe all’interno del Cimitero Evangelico agli Allori, facendo anche qui un gran figurone, ma di merda.

Insomma, questi bipedi, che a chiamarli detrattori si fa un complimento, non la lasciano in pace non solo dopo morta ma neanche al Cimitero.