ALEMANNO, RILANCIARE DELIBERA SU CENSIMENTO MOSCHEE A ROMA BOCCIATA DALLA SINISTRA
“Ho inviato al Commissario di Roma Capitale, Prefetto Tronca, una copia della delibera per il censimento dei luoghi di culto nella città di Roma, che avevo presentato lo scorso 7 maggio, quando era ancora in carica il sindaco Ignazio Marino.
Questa delibera, bocciata in Commissione dalla maggioranza di sinistra, prevedeva la creazione di un Albo per censire tutti i luoghi di culto e le associazioni a sfondo religioso non firmatarie di patti concordatari. Secondo la nostra proposta per essere iscritti a tale Albo, le associazioni devono sottoscrivere un protocollo di trasparenza dei propri atti religiosi, dei comportamenti sociali e dell’attività svolta all’interno dei luoghi di culto per permettere alle Autorità di verificare l’esistenza di centri di predicazione fondamentalista nascosti sotto le sembianze di luoghi di culto.
Oggi, dopo le stragi messe in atto dai fondamentalisti islamici a Parigi, l’istituzione di un Albo assume un connotato di urgenza e di necessaria precauzione in vista anche dell’inizio dell’Anno Giubilare. Il voto con cui la maggioranza di centrosinistra aveva respinto questa mozione dimostra con quanta miopia ideologica e con quanto demenziale buonismo il mondo progressista ha sempre affrontato questa questione e, soprattutto, quante responsabilità si è assunta questa parte politica nel non combattere preventivamente le infiltrazioni fondamentaliste nel nostro Paese come in tutta Europa.
Va notato che nella delibera è prevista una collaborazione con la Grande Moschea di Roma, che è l’unico luogo di culto islamico che ha con lo Stato italiano un rapporto sancito da un atto ufficiale ed è governato direttamente dalle Ambasciate dei Paesi Arabi. Questo dimostra che non è certamente la nostra parte politica che vuole creare una guerra di religione o cedere a forme di discriminazione nei confronti del mondo islamico. Solo un’attenta vigilanza costruita sul territorio può permettere di isolare con chiarezza le centrali di predicazione del fondamentalismo e del terrorismo dalle pratiche religiose perfettamente integrabili con la cittadinanza italiana”.