I musulmani francesi si sentono doppiamente vittime del terrorismo che ha causato gli attentati di Parigi. Colpiti dall’accaduto come tutti i cittadini, si sentono chiamati in causa da chi chiede loro continuamente di dissociarsi dalle violenze.
Il rettore della Grande Moschea di Lione, Kamel Kabtane, osserva: “Siamo noi quelli che devono dare spiegazioni, giustificarsi e chiedere scusa per cose che non abbiamo fatto. Siamo noi che stiamo sopportando gli sguardi altrui. Ecco perché, oggi, assieme a tutte le persone religiose, dobbiamo essere forti e andare oltre.”
Nei primi tre mesi dell’anno, dopo gli attentati di gennaio, l’Osservatorio nazionale sull’Islamofobia registrò un’impennata del 281% delle aggressioni fisiche e verbali contro musulmani e moschee. euronews