E’ confermata la condanna a 2,5 anni per peculato (per l’uso delle carte di credito della Rai) ad Augusto Minzolini, ex direttore del Tg1. Lo ha deciso la VI Sezione Penale della Cassazione rigettando il ricorso del giornalista e parlamentare.
Confermata anche quindi l’interdizione dai pubblici uffici per la durata della pena, come stabilito dalla Corte d’Appello di Roma il 27 ottobre 2014.
“Sono allibito – sottolinea Minzolini – ” nel collegio della corte d’appello che ha ribaltato la sentenza di primo grado c’era un ex sottosegretario dei governi Prodi e D’Alema. E’ come se Prodi o D’Alema dopo aver militato in politica per anni giudicassero Berlusconi. Questo è il sistema giudiziario italiano. Sono stato assolto in primo grado e condannato in appello a una pena maggiore di quella che chiedeva l’accusa. Qualcuno mi vuole fuori dal Parlamento“.
Secondo l’accusa, Minzolini aveva superato in 14 mesi il budget messo a disposizione dall’azienda: la somma contestata, circa 65 mila euro, e’ stata completamente restituita alla Rai. Minzolini era stato invece assolto in primo grado con la formula “perche’ il fatto non sussiste”
Eppure nelle aule di tribunale c’è la famosa scritta”LA LEGGE E’UGUALE PER TUTTI”!