Rinnovabili, Green Power a Zianigo di Mirano licenzia metà dei dipendenti

 

“I risultati conseguiti negli ultimi anni con bilanci chiusi sempre in attivo non giustificano un’azione così pesante”. Erano alcune decine i dipendenti del gruppo Green Power che venerdì mattina sono scesi in strada per manifestare tutto il proprio disappunto di fronte al piano di esuberi presentato dall’azienda specializzata in energie rinnovabili con sede a Zianigo di Mirano, in una villa storica di via Varotara.

“Nei giorni scorsi per tramite della Confindutria di Venezia la dirigenza ha comunicato alla Rsu e al sindacato un esubero di 36 lavoratori su 71 dipendenti”, si legge nel volantino distribuito ai cittadini venerdì mattina durante lo sciopero di due ore dei lavoratori. Una mannaia che lascerebbe dunque in panchina più della metà dei dipendenti, dopo rendiconti chiusi costantemente in attivo. Per esempio, il gruppo nei mesi scorsi ha approvato il bilancio consolidato a giugno 2015, in cui si mettevano nero su bianco “ricavi netti per vendite e prestazioni pari a 14.341.000 euro (al 30 giugno 2014 erano 13.380.000 euro)”. La dirigenza dichiarava: “Il primo semestre 2015 mostra risultati migliorativi rispetto allo stesso periodo del 2014 e in linea con gli obiettivi che il management si era prefissato”.

Ora, invece, cala la mannaia. Le parti si incontreranno martedì prossimo nella sede di Confindustria Venezia al Vega di Marghera, per chiarire le diverse posizioni e cercare se possibile di ripianare le visioni per ora diametralmente opposte sul futuro dell’azienda.

“Chiediamo a tutti i cittadini di sostenerci e di unirsi a noi, di appoggiare le iniziative di lotta che i lavoratori stanno mettendo in atto per scongiurare questa ipotesi che metterebbe in drammatica difficoltà numerose famiglie – conclude il volantino – La Fiom Cgil, la RSU e i lavoratori della Green Power si oppongono a questo disegno. Chiediamo alle istituzioni di sostenerci”. Venerdì mattina, dunque, davanti all’ingresso dell’azienda è stato posizionato un pannello fotovoltaico con sopra uno striscione: “Clienti al freddo e dipendenti licenziati – si legge – E’ questo il vostro sviluppo sostenibile”. Ha incontrato i dipendenti anche il sindaco del paese, Maria Rosa Pavanello. “

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