Il presidente dell’Iran aveva scelto Roma come “porta d’ingresso” dell’Occidente, ma per l’Apocalisse di Parigi ha annullato il viaggio in Eurabia.
di Armando Manocchia @mail
Avevamo preparato alcune questioni vitale importanza che Mortimer Mattarella avrebbe dovuto porre a Rohani, come il rispetto dei Diritti Umani universalmente riconosciuti e la pena di morte, che avrebbero dovuto essere al centro di ogni incontro e intesa con Rouhani. Inoltre avremmo voluto ricordargli una delle poche cose buone che ha fatto l’Onu in una Risoluzione dello scorso 18 dicembre, quando esprimeva preoccupazione per l’allarmante frequenza dell’uso della pena di morte in Iran.
Mattarella avrebbe dovuto approfittare di questa occasione per chiedere infine a Rouhani di:
1) porre fine alla pena di morte che in Iran viene applicata con esecuzioni pubbliche, per reati che in Italia non si va neanche ai domiciliari;
2) porre fine alla pena capitale nei confronti di imputati minorenni con esecuzioni segrete, nonostante la ratifica dell’Iran su patti e convenzioni internazionali;
3) porre fine alla discriminazione delle minoranze religiose in particolare dei cristiani;
4) porre fine alla persecuzione degli omosessuali, puniti anche con la pena capitale;
5) porre fine alla continua e costante invocazione alla distruzione dello Stato di Israele e il negazionismo della Shoa;
6) porre fine agli arresti di attivisti per i diritti umani e oppositori politici;
7) porre fine alla discriminazione shariatica nei confronti della donna che valgono giuridicamente la metà di quella dell’uomo;
8) porre fine alle torture, amputazioni degli arti, fustigazioni e altre punizioni crudeli, disumane e degradanti.
9) porre fine alle censure della rete e il blocco dei siti, blog e social.
10) di porre fine per quanto è nelle sue possibilità e soprattutto responsabilità all’esodo dei migranti verso l’Europa.