Il Parlamento europeo ha approvato una domanda formale di riforma del sistema elettorale UE, in cui si chiede che i candidati alla guida della Commissione siano presenti alle elezioni e che tutti i cittadini UE che si trovano all’estero abbiano la possibilita’ di votare. Inoltre, i deputati propongono un’eta’ minima comune per votare, preferibilmente 16 anni, come in Austria.
In seguito al dibattito del 27 ottobre, il Parlamento ha adottato una proposta di riforma dell’Atto elettorale del 1976 con 315 voti favorevoli, 234 contrari e 55 astensioni. Il Parlamento ritiene che le attuali differenze tra le legislazioni nazionali indeboliscano la nozione di cittadinanza europea e il principio di uguaglianza.
A questo proposito, il Parlamento europeo propone l’istituzione di un termine (12 settimane prima delle elezioni) per la costituzione delle liste elettorali.
Per gli Stati piu’ grandi dell’UE, i deputati esortano l’inserimento di soglie obbligatorie per l’assegnazione dei seggi al Parlamento europeo, che variano tra il 3% e il 5%. In concreto, rispetto al sistema attuale, toccherebbe a Spagna e Germania introdurre queste soglie.
I deputati ritengono che tutti i cittadini che vivono all’estero debbano avere la possibilita’ di votare alle elezioni per il Parlamento europeo e, quindi, chiedono che sistemi di voto elettronico, online e postale siano resi disponibili in tutti gli Stati membri.
Durante le elezioni europee del 2014, sono stati quattro i Paesi che non hanno previsto una possibilita’ per i cittadini che vivono all’estero di esprimere il proprio voto (Repubblica Ceca, Irlanda, Malta e Slovacchia). Per gli altri, e’ stato possibile votare per posta, presso l’ambasciata, elettronicamente o per delega.
Le schede elettorali utilizzate nelle elezioni europee dovrebbero dare la stessa visibilita’ ai nomi e ai loghi sia dei partiti nazionali sia dei partiti politici europei ai quali sono affiliati. Un’affiliazione europea del partito nazionale dovrebbe risultare chiaramente anche dai mezzi utilizzati nella campagna elettorale.
I deputati suggeriscono di creare una circoscrizione europea comune e transfrontaliera nella quale i copolista sono i candidati per ciascun gruppo politico al ruolo di presidente della Commissione.
I trattati UE (articolo 223.1 del TFUE) consentono al Parlamento Europeo di avviare la procedura di riforma del sistema elettorale europeo e di formulare proposte in tal senso. Queste proposte dovranno essere adottate dal Consiglio all’unanimita’ e poi ratificate da tutti gli Stati membri, sulla base dei loro rispettivi ordinamenti costituzionali.
(AGI) .