I conti di Expo 2015 non sono stati ancora chiusi. Ma, secondo un’indiscrezione riportata dal Fatto Quotidiano, ci sarebbe un buco che oscilla tra i 400 e i 500 milioni di euro.
Il governo è già corso ai ripari facendo rilevare alla Cassa Depositi e Prestiti le quote di Fondazione Fiera. Ma il piano è ancora tutto da discutere. In ogni caso toccherà ai cittadini pagare il conto di Giuseppe Sala e compagni.
Arexpo ha comprato i terreni da privati pagandoli fino a dieci volte il prezzo di mercato. Varrebbero sulla carta 300 milioni di euro, ma quando ha provato a piazzarli a 315 milioni di euro l’asta è andata molto male. Non solo. La maggior parte delle infrastrutture hanno collaudi scaduti il 31 ottobre. Pertanto, nonostante lo Stato abbia già speso 1,3 miliardi di euro per le opere, è tutto da rifare. Da qui l’idea di Palazzo Chigi di trasformare Arexpo nel soggetto attuatore del piano per il “dopo” Expo.
Secondo il Fatto Quotidiano, Matteo Renzi vorrebbe creare una nuova società in cui far confluire Expo Spa e Arexpo. Ma quanto vale Expo Spa? Un buco da circa mezzo miliardo. “La gestione dell’evento costa 840 milioni secondo Expo Spa – si legge – ma il conto sale a 960 milioni se, come segnala la Corte dei Conti, vengono correttamente riclassificate alcune poste di bilancio“. E i ricavi dalla vendita dei biglietti? Non è andata poi così bene.
Sergio Rame per il Giornale
Per fare i conti in tasca a Sala bisogna andare a guardare le previsioni di vendita. Inizialmente il manager che ha fatto innamorare i renziani aveva promesso ricavi per 530 milioni di euro grazie alla vendita di 24 milioni di biglietti a una media di 22 euro. Nel giro di breve aveva ridimensionato le aspettative a 380 milioni di euro e 20 milioni di biglietti venduti a 19 euro di media. Il risultato finale? 21,5 milioni di biglietti staccati. Cifra che, però, comprende i 14mila addetti al sito che ogni giorni sono entrati in Expo.
I visitatori veri e propri sono quindi stati 19 milioni. E, se si calcolano gli sconti, i ticket serali e le promozioni, la media scende a 10 euro a biglietto. Quindi 200 milioni di ricavi, a cui se ne aggiungono al 300 circa. Conto finale? mezzo miliardi di ricavi a fronte di 960 milioni di costi.