“La Grecia non è il punto di ingresso sulla rotta” dei profughi dalla Siria verso l’Ue. Il cancello è la Turchia, il nostro vicino“. E “l’obiettivo è passare dai ricollocamenti ai reinsediamenti”, così il premier greco Alexis Tsipras alla cerimonia per i primi ricollocamenti dalla Grecia di trenta profughi. “La soluzione meno pericolosa” per i profughi e “più efficace” prevede la cooperazione Ue-Turchia, “in modo che tutto il processo di identificazione e ricollocamenti inizi sulle coste turche”.
Parlando della partenza dei primi trenta tra profughi iracheni e siriani Tsipras afferma: “Questo è solo l’inizio, è una goccia nell’oceano, ma vogliamo che questa goccia diventi un ruscello e un fiume di responsabilità e solidarietà condivisa. Questo è un processo che deve essere accelerato”.
I primi 30 rifugiati destinati ad essere ricollocati dalla Grecia si sono imbarcati ad Atene su un aereo diretto a Lussemburgo. La partenza delle sei famiglie siriane e irachene segna l’inizio del programma di ricollocamento in Ue dei profughi arrivati in Grecia dalla vicina Turchia.
Alla partenza dei profughi da Atene, avvenuta in grande risalto mediatico e propagandistico, hanno partecipato il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz, il commissario Ue all’Immigrazione Dimitris Avramopoulos e il ministro degli Esteri lussemburghese Jean Asselborn (presidenza di turno del Consiglio Ue).