Libia: rapito ministro della Pianificazione del governo, scontri a Tripoli

Una milizia armata ha rapito ieri Ahmed al Qadar, il ministro della Pianificazione del Governo di salvezza nazionale libico di Tripoli. Lo ha annunciato l’agenzia di stampa libica “al Tadhamoun”, che cita come fonte un funzionario del ministero. Il rapimento e’ avvenuto ieri verso mezzogiorno . Il ministro sarebbe stato prelevato dal suo ufficio da una milizia armata.

Secondo quanto riferisce l’emittente televisiva qatariota “al Jazeera”, a sequestrare il ministro e’ stata la brigata “Rivoluzionari di Tripoli”. L’esponente del governo filo-islamista libico avrebbe sfruttato il nome della brigata “per terrorizzare gli impiegati del ministero e mettere le mani sul bilancio del dicastero per scopi personali”, come riferito dai “Rivoluzionari” nella rivendicazione del rapimento.

Nella notte sono poi intervenuti i miliziani di Zliten, citta’ di provenienza del ministro, che hanno aperto il fuoco usando anche armi pesanti contro i combattenti rivali.

Gli artefici del disastro libico
Gli artefici del disastro libico

La Libia vede da oltre un anno due compagini politiche rivali seguite al fallimento delle elezioni avvenute del giugno 2014 che ha visto il paese dividersi in due entita’ governative una legata al parlamento di Tobruk, riconosciuto dalla comunita’ internazionale, e il sedicente Congresso nazionale di Tripoli, che con la forza ha spinto il parlamento legittimo a fuggire dalla capitale, grazie all’appoggio delle milizie islamiste.

Dopo mesi di trattative, lo scorso 8 ottobre Bernardino Leon ha presentato alle fazioni della Libia i nomi dei candidati per la creazione di un governo di unita’ nazionale rappresentativo di entrambe le fazioni. Tuttavia forze estremiste sia di Tobruk che di Tripoli hanno riportato la situazione ad una fase di stallo. Il conflitto in corso fra i due governi rivali ha spinto il paese nel caos, permettendo allo Stato islamico di guadagnare terreno conquistando parte delle citta’ di Sirte e Derna. agi