Il governo libico di Tobruk ha denunciato che tre navi da guerra italiane sono entrate nelle ultime lore nelle acque territoriali libiche senza l’autorizzazione e ha avvertito che “utilizzera’ ogni mezzo” per proteggere la sua sovranita’.
Secondo il governo di Tobruk, che e’ quello riconosciuto a livello internazionale, le tre navi italiane sono state avvistate al largo della costa di Bengasi nella notte tra sabato e domenica.
I tre mezzi navali probabilmente fanno parte della forza navale messa in campo dai Paesi Ue per contrastare il traffico di esseri umani verso le coste italiane.
Dal nostro ministero della Difesa arriva la smentita, nessuna violazione acque territoriali libiche: “La notizia diffusa stamane da fonti libiche circa la presenza ieri di tre navi italiane nelle acque territoriali libiche e’ falsa”. Lo si legge in un comunicato del ministero che aggiunge: “Tutte le navi militari italiane presenti nel Mediterraneo operano in acque internazionali rispettando i limiti stabiliti dai trattati”.
Dopo le prime notizie, il capogruppo di Sel Arturo Scotto aveva chiesto: “Il Governo Renzi spieghi subito se nostre navi, della Marina Militare, sono in acque territoriali libiche e quali azioni svolgono. Dal Parlamento nessun mandato”.
Intanto, ieri notte i caccia libici si sono levati in volo per seguire i movimenti delle navi da guerra italiane, accusate dal governo di Tobruk di esser entrate senza autorizzazione all’interno delle acque territoriali libiche: lo ha reso noto il comandante dell’aviazione libica, Saqr Geroushi, secondo quanto riporta la stampa locale. agi