Gli americani sono rimasti in panne. Erano circa le 15,30 del pomeriggio di martedì scorso, quando due mega elicotteri, con ogni probabilità provenienti dal Canale di Sicilia, sono atterrati dentro il parco archeologico di Selinunte, dove se un turista toccasse una pietra verrebbe giustamente denunciato.
Come scrive Tp24.it, una decina di marines si sono trovati davanti gli sguardi increduli dei carabinieri e del personale del parco, accorsi dopo poco tempo. Difficile capirsi. I militari americani chiedono quanto dista da lì Sigonella, via terra, ma non conoscono una parola di italiano. Carabinieri e personale del parco invece non capiscono l’inglese. Alleluia!
Un marines si arrampica sul rotore a dare un’occhiata e dopo qualche ora i grossi elicotteri riprendono il volo.
Da qualche giorno l’operazione di esercitazione militare è entrata nel vivo, trasformando l’isola in un parco giochi USA-NATO.
E mentre la spesa militare italiana sale, sottraendo importanti risorse finanziarie per le gravi emergenze sociali ed ambientali, i soldati simulano le azioni di guerra.
Notoriamente bisogna far giocare i pupi, peccato che nelle simulazioni simulino, sarebbe invece un piacere poterne osservare i risultati reali, più che ipotetici.