Da cinque giorni Messina è senz’acqua. Un guasto dell’acquedotto di Fiumefreddo a Calatabiano, causato da una frana, ha interrotto l’erogazione dell’acqua nella città siciliana, dove ormai i cittadini sono allo stremo. E sui social monta la protesta, con l’hashtag #Messinasenzacqua, rilanciato anche da Fiorello e balzato in testa ai trend topics.
La situazione intanto resta critica. Il direttore dell’Amam, l’azienda meridionale acque di Messina, ha fatto sapere che l’erogazione non sarà ripristinata nei prossimi giorni perché ci sono ancora problemi per nuovi piccoli smottamenti a Calatabiano. “Pur essendosi concluse le operazioni per la riparazione della condotta – si legge in una nota dell’Amam – nel pomeriggio di mercoledì 28 ottobre, i tecnici presenti sul luogo per testare l’immissione in funzione della tubazione, hanno rilevato una significativa attività del fronte franoso che non consente di mettere in rete l’acqua per servire la città di Messina. Per questo, si ritiene necessario porre in essere tutte le azioni a tutela dell’incolumità delle popolazioni interessate dai disagi e dai pericoli incombenti e, nelle more, di non dare corso alla normale immissione in esercizio della rete idrica a partire da Fiumefreddo”.
Intanto si allungano le code alle cisterne per il rifornimento di acqua potabile allestite per far fronte all’emergenza nella zona dell’autoparco e dell’ex Gazometro, mentre a soffrire di più sono i disabili e gli anziani. Disagi anche per ospedali e negozi, mentre giovedì scuole e uffici pubblici restano chiusi. Il sindaco di Messina Renato Accorinti ha dichiarato: “Queste sono le conseguenze del dissesto idrogeologico. Chiederemo la dichiarazione di stato di calamità naturale perché riteniamo ci siano i presupposti. Lo Stato deve intervenire come ha fatto altrove, senza fare due pesi e due misure”.“