L’Isis “fa un uso parossistico della violenza, che e’ la comunicazione della stessa violenza: in appena diciotto mesi, con modalita’ da blitzkrieg, lo Stato islamico e’ passato da componente minoritaria dello schieramento in Siria a componente fondamentale del terrorismo internazionale, anche grazie a un’imponente legione straniera che puo’ contare su decine di migliaia di componenti che arrivano da tutto il mondo“.
Lo ha detto nel suo intervento al polo universitario di Gorizia il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e autorita’ delegata per la sicurezza della Repubblica, Marco Minniti, nell’ambito del road show intelligence live giunto oggi alla 21/a tappa.
“Dobbiamo capire -ha aggiunto- cosa spinge questi ragazzi a lasciare famiglie e case per andare a combattere in Siria e Iraq e magari, in prospettiva, diventare quelli che tornano a casa per costituire gruppi locali affiliati. Non dobbiamo farci vincere dalla paura del terrorismo. L’Is punta a questo: se l’opinione pubblica viene travolta dall’angoscia collettiva, i governanti risultano piu’ deboli nell’affrontare le minacce. Soccombere alla paura – spiega Minniti – significa consentire ai terroristi di vincere un pezzo della loro partita”. AGI