Strage Bardo, liberato marocchino. No all’estradizione “in Tunisia c’è la pena di morte”

 

I giudici della Corte d’Appello di Milano hanno negato l’estradizione verso la Tunisia di Abdel Majid Touil, accusato di essere coinvolto nell’attentato al museo del Bardo di Tunisi. Con questo provvedimento viene anche revocata la custodia cautelare e il giovane torna libero. In un comunicato stampa il presidente della Corte d’Apello Giovanni Canzio spiega che la decisione e’ dovuta al fato che “la pena capitale”, in vigore in Tunisia e’ ostativa all’estradizione”

bardo-Abdelmajid-Touil

Nel comunicato stampa, si legge che la quinta sezione penale della Corte d’appello di Milano, “su conforme requisitoria del procuratore generale, ha negato l’estradizione verso la Tunisia di Abdel Majid Touil, accusato di essere coinvolto nell’attentato al museo del Bardo di Tunisi avvenuto il 18 marzo 2015“. “I fatti piu’ gravi contestati all’estradando – viene spiegato nella nota – sono puniti dal codice penale tunisino con la pena di morte. La pena capitale e’ ostativa all’estradizione, non essendo ammessa nell’ordinamento italiano (Costituzione, articolo 27, quarto comma). D’altra parte la convenzione bilaterale di estradizione Italia-Tunisia non prevede alcun meccanismo di conversione della pena di morte in altra sanzione detentiva. Ne’ l’autorita’ tunisina ha fornito alcuna assicurazione sulla non esecuzione della pena capitale. Al diniego di estradizione consegue automaticamente la revoca delle misure cautelari e la scarcerazione dell’estradando”.

TOUIL RESTA INDAGATO ANCHE IN ITALIA

Abdel Majid Touil, marocchino, era stato arrestato in provincia di Milano il 19 maggio su richiesta delle autorita’ tunisine per l’attentato al Museo del Bardo, nel quale sono morte 24 persone, tra le quali quattro turisti italiani. Nell’udienza di lunedi’, Touil era presente in aula, seduto nella gabbia riservata ai detenuti, ed ha preso la parola per fare una breve dichiarazione: “Sono innocente – ha detto ai giudici – sono estraneo ai fatti, io queste cose non le ho mai fatte, non so chi le ha fatte e confido di non essere estradato”.

La Procura generale nelle settimane scorse aveva depositato la requisitoria, chiedendo alla Corte d’appello di non estradare Touil perche’ nel Paese nordafricano il reato di strage viene punito con la pena di morte. Touil e’ indagato anche in Italia dalla Procura di Milano per terrorismo internazionale. (AGI) .

4 thoughts on “Strage Bardo, liberato marocchino. No all’estradizione “in Tunisia c’è la pena di morte”

  1. VIETATO FARE RIFERIMENTO AL FASCIO –
    QUANTO è STATO FATTO NEMMENO AL TEMPO DEL FASCIO ERA PERMESSO.!!!
    UN ITALIANO UCCISO ALL’ESTERO ERA “VELENOSO” CON LO STATO ESTERO.!!!
    UN CITTADINO ITALIANO CHE ALL’ESTERO COMMETTEVA REATI LI – A PARTE QUANTO DECISO LO STATO ESTERO – APPENA RIENTRATO IN ITALIA, ERA SOGGETTO AD ALTRA PROCEDURA . QUESTO VALE ANCHE PER CHI NON ERA ITALIANO.!
    A ME DEL FASCIO NON MI IMPORTA UN FICO SECCO . SOLO UNA COSA; : ERAVAMO RISPETTATI DA TUTTI. ORA ;”DEMOCRATICAMENTE” FONDATO LO STATO SUL DIRITTO (PIU’ ROVESCIO CHE DIRITTO) VENDUTI COME PEHORE, NELLA NOSTRA TERRA ITALICA E PURTROPPO ; STRANIERA.!

  2. Però i nostri due marò, sono stati rimandati in India a rischiare, innocenti, la condanna a morte.

  3. Dunque vediamo di capirci…abbiamo in custodia un presunto terrorista, ricercato internazionale, responsabile della morte di 24 persona tra cui 4 italiani e lo rimettiamo in libertà ?

    1. Scusa Fabio, ma di che ci lamentiamo, In Italia la DEMOCRAZIA è finita, ci sono persone che passerebbero sopra la madre e il padre x una poltrona.

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