Gli Usa raccontano che puntano a intensificare gli sforzi per debellare l’Isis tanto in Siria quanto in Iraq, intendificando i bombardamenti aerei ma anche con operazioni militari sul terreno: lo ha riferito il capo del Pentagono, Ashton Carter, durante l’audizione davanti alla commissione Forze Armate del Senato che lo ha visto protagonista insieme al comandante dello stato maggiore interforze, generale Joseph Dunford.
“Non esiteremo ad appoggiare le forze locali, in quanto alleati capaci, negli attacchi mirati contro l’Isis, oppure ad attaccare direttamente, con incursioni dal cielo o agendo in prima battuta sul terreno“, ha spiegato Carter.
Le affermazioni del segretario alla Difesa confermano le indiscrezioni pubblicate dal Washington Post e dal Wall Street Journal’, secondo cui la Casa Bianca sta esaminando una serie di proposte commissionate ai propri consiglieri, che prevedono tra l’altro lo spostamento di truppe in prossimita’ delle linee del fronte, cosi’ da rendere piu’ efficace la lotta ai jihadisti che finora ha dato risultati insoddisfacenti.
Questa mattina il Washington Post ha rivelato infatti che il presidente Usa, Barack Obama, sta valutando la possibilita’ di spostare le truppe americane piu’ vicino alla linea del fronte nella lotta all’Isis in Iraq e Siria. Il giornale americano spiega che la proposta e’ stata formulata dai piu’ alti consiglieri sulla sicurezza nazionale e rispecchia l’insoddisfazione della Casa Bianca per gli scarsi progressi nella lotta all’Isis. Il quotidiano Usa sottolinea inoltre che, se fosse approvata, comporterebbe una “significativa escalation del ruolo americano in Iraq e Siria”. (AGI) .