UE: accogliere altri 100mila migranti di cui 50mila in Grecia. Fondi all’ONU

 

Per far fronte all’emergenza migranti sulla rotta dei Balcani saranno accolte altre 100.000 persone nei centri di accoglienza di cui la meta’ in Grecia. Lo ha annunciato il presidente Jean-Claude Juncker al temrine del mini-summit sull’emergenza migranti cui hanno partecipato i membri Ue, Austria, Bulgaria, Croazia, Germania, Grecia, Lussemburgo, Olanda, Romania, Slovenia e Ungheria, piu’ Albania, Macedonia e Serbia, convocata per una maggiore cooperazione e nuove iniziative per gestire i flussi.

Soddisfatta Angela Merkel secondo la quale quello di stanotte “e’ un (primo) mattone ma abbiamo bisogno di compiere ulteriori passi” perche’ “l’Europa deve dimostrare che e’ un continente di valori e solidarierta’“. (verso i cosiddetti profughi, ma non verso i cittadini europei, ndr)

merkel

Juncker ha dichiarato che e’ stato accettato un piano in 17 punti che prevede tra l’altro di

  • “aumentare la capacita’ di fornire rifugio temporaneo, cibo, acqua e assistenza sanitaria, a quanti ne abbiano bisogno attivando, quando necessario, il meccanismo di Protezione Civile Ue;
  • la Grecia aumentera’ la sua capacita’ di accoglienza per 30.000 nuovi posti entro la fine dell’anno e con il sostegno dell’Unhcr (l’agenzia Onu per i profughi, ndr) fornira’ sussidi e programmi di ospitalita’ familiare ad altri 20.000… sono previsti aiuti economici sia alla Grecia che all’Unhcr;
  • collaborazione con l’Unhcr che aumentera’ le sue capacita’ di accoglienza per ulteriori 50.000 posti sulla la rotta dei Balncani occidentali”.

Il piano Juncker, che ha come progetto chiave quello di coordinare ed “affrontare insieme, con un approccio trasnfrontaliero basato sulla collaborazione” e “incentrato sul rapido scambio di informazioni” lo tsunami migranti, prevede, tra l’altro, di

  • “assicurare l’immediata registrazione (dei migranti) all’arrivo ricorrendo a sistemi biometrici;
  • scoraggiare il movimento dei profughi o migranti da un confine all’altro senza informare i Paesi vicini;
  • scambio di informazioni sulla dimensione dei flussi;
  • collaborare con Frontex per reimpatriare i migranti che non hanno biosgno di protezione internazionale, in particolare intensificando la collaborazione con Afghanistan, Bangladesh e Pakistan;
  • rafforzare il sostegno ai blocchi di frontiera attuati da Frontex ai confini tra Bulgaria e Turchia;
  • istituire una nuova operazione di controllo Frontex al confine esterno tra Grecia e Macedonia e Grecia ed Albania.

Soddisfatta Angela Merkel secondo la quale quello di stanotte “e’ un (primo) mattone ma abbiamo bisogno di compiere ulteriori passi” perche’ “l’Europa deve dimostrare che e’ un continente di valori e solidarierta’“. (AGI)