E’ la coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti che decide chi deve governare. La conferma arriva da Tony Blair.
Saddam Hussein si sarebbe comportato come il presidente siriano Bashar Assad e si sarebbe rivalso brutalmente contro il suo popolo se non fosse stato rimosso dal potere dalla coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti. Lo ha detto l’ex primo ministro britannico Tony Blair, in un editoriale sul sito web di Cnn, affermando che secondo lui la storia sarà “più equilibrata nel suo giudizio” di agire rispetto a quanto lo siano stati i critici della guerra in Iraq.
Blair, che in un’intervista a Cnn nel fine settimana si è scusato per alcuni aspetti della seconda guerra del Golfo fra cui i fallimenti nel pianificare a dovere il dopo-Saddam, ha dichiarato di comprendere “la rabbia e l’ansia” provocate dal conflitto. Non è stata compresa “la piena dimensione dell’estremismo di fondo e della relativa violenza” scatenata dal crollo del regime, ha spiegato ancora Blair, aggiungendo che la Primavera araba del 2011 ha dimostrato “quale fosse la vera scelta del Medioriente, una scelta di riforma e rivoluzione”. (Come se non sapessimo come e da chi sono state organizzate le FALLITE PRIMAVERE ARABE!!, ndr)
Se Saddam fosse stato al potere durante la Primavera araba, “sarebbe stato difficile pensare che non si sarebbe diffusa in Iraq” e, come successo con Assad, “è possibile che Saddam Hussein avrebbe cercato di restare al potere in qualunque modo, indipendentemente da quanto fosse brutale”, ha detto Blair. (LaPresse/PA)