Le autorita’ filo-russe di Dontesk, nell’est dell’Ucraina, hanno accusato Medici senza frontiere di spionaggio, pochi giorni dopo aver espulso dai propri territori l’organizzazione umanitaria vincitrice del Nobel per la Pace e altre sette organizzazioni internazionali, tra cui il World Food Programme dell’Onu.
Il sito separatista ha scritto che Msf si sarebbe resa colpevole di “spionaggio” e di altri comportamenti sovversivi, In particolare l’equipe medica all’equipe di medici e infermieri e’ stata addebitata una raccolta di dati sui sistemi difensivi dei miliziani pro-Mosca e un non meglio precisato “addestramento psicologico nelle regioni di frontiera che ha confuso la popolazione locale”.
Il direttore delle operazioni di Medici senza frontiere, Bart Janssens, ha avvertito che l’espulsione dell’Ong rappresenta “una decisione drammatica” che avra’ ripercussioni sulla salute pubblica e ha chiesto alle autorita’ di Donetsk di ripensarci. agi
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