Bankitalia esercita una preziosa e fondamentale azione di vigilanza in Italia. Lo ha detto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione dell’incontro con una delegazione di membri dell’IIEB -Institut International d’Etudes Bancaires partecipanti al 129esimo meeting dell’Organizzazione. Salutandoli, il Capo dello Stato si e’ detto “convinto che un sistema bancario efficiente, stabile, inclusivo – su cui, nel nostro Paese, si esercita la preziosa e fondamentale azione di vigilanza della Banca d’Italia – rappresenti una componente essenziale per lo sviluppo sostenibile dei nostri Paesi e dell’Unione europea nel suo insieme”.
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“La fiducia e’ componente essenziale per il buon funzionamento dei mercati finanziari”, ha detto il Presidente della Repubblica, ricordando che la fiducia e’ essenziale nel mondo delle banche e della finanza. “Sara’ necessario un sempre piu’ attento bilanciamento dell’obiettivo di tutelare il risparmio affidato alle banche, e quindi di una adeguata valutazione dei rischi, con quello di impiegarlo a supporto di scelte di investimento, di sviluppo del sistema produttivo, di finanziamento alle scelte delle famiglie” ha sollecitato.
Ma per il Capo dello Stato questa “non e’ l’unica esigenza di cui deve farsi carico oggi il sistema finanziario. La lunga crisi, e ancora prima le evidenze dell’imperfezione dei mercati, di condotte azzardate di alcuni intermediari, hanno generato una caduta della fiducia nelle banche. Hanno, in alcuni casi, minato la convinzione che le stesse regole siano in grado di contenere comportamenti poco virtuosi di intermediari e di loro dirigenti”. Mentre l’elemento della fiducia e’ componente essenziale, e “per recuperarla si impone una sempre maggiore attenzione alla trasparenza e alla correttezza sostanziale dei comportamenti. Si impone inoltre la ricerca di soluzioni orientate alle reali esigenze di famiglie e di imprese”.
Ma per Mattarella “non e’ soltanto una questione etica: si tratta della ragione sociale, strategica, del sistema del credito e del suo legame con gli attori concreti dello sviluppo. E’ questa una responsabilita’ che grava ovviamente in misura ancora maggiore sui principali intermediari europei, come quelli rappresentati nell’Institut Internationale d’Etudes Bancaires”. (AGI) .