La lectio magistralis di Napolitano? Insulti al premier ungherese Orban

 

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Napolitano ora se la prende pure con Viktor Orban. Durante la sua lectio magistralis alla seconda Università di Roma, l’ex presidente della Repubblica ha infatti stigmatizzato l’“inquietante xenofobia dei muri e del filo spinato contro gli aspiranti rifugiati e immigrati in un Paese come l’Ungheria”.

Purtroppo la tipica invidia comunista per chi ha successo è una gran brutta cosa ed è comprensibile che il compagno emerito detesti Orban: questo è infatti il consenso di cui gode da parte del suo popolo.

 

 

Napolitano ha poi detto che “in una parte d’Europa (segnatamente dell’Est), abbiamo visto esplodere l’allarme per il presunto rischio di veder sommersa la propria identità nazionale, addirittura un rischio di ‘scomparsa etnica’, puntando l’attenzione sui rischi legati all’abbandono degli ideali di integrazione europea, un allontanamento da cui ne sono venuti, come sappiamo, atteggiamenti non solo difensivi ma ciecamente xenofobi: a conferma della pericolosità di fraintendimenti e mitologie in materia di identità, materia pur da affrontare con cura e intelligenza”.

“A rafforzare, in certi paesi europei, le tendenze alla chiusura e al rigetto verso gli stranieri, si è perfino evocato, oltre ogni misura di realtà, lo spettro delle possibili infiltrazioni del terrorismo islamico nel flusso dei richiedenti asilo e degli emigranti economici”, ha aggiunto Napolitano, dimenticando però i moniti a tal proposito del legittimo governo libico, per esempio.

Per Napolitano “troppo spesso si è finito per sovrapporre il concetto di identità nazionali, intese in modo onnicomprensivo e ambiguo, e il concetto di culture nazionali. Attraverso questa mistificazione si è drammatizzata al massimo la presunta tendenza a un appiattimento dei patrimoni storici e spirituali dei singoli paesi europei nel calderone sovranazionale”.  con fonte  il giornale

Ascoltate dal minuto 40 in poi

https://youtu.be/Y-gY3_cPlk4