Gioco d’azzardo, dal governo via libera a 22mila nuove sale giochi: “Inaccettabile”
Piccoli scommettitori crescono: l’Italia sembra diventare sempre più il paradiso del gioco d’azzardo, alla faccia di tutte le associazioni che si battono contro la ludopatia. Quindici anni fa, nel 2000, gli italiani giocavano 4 miliardi. Lo scorso anno ne hanno giocati legalmente 84,5. Senza contare tutto il “nero”, in mano spesso alla criminalità organizzata, come hanno fatto emergere alcune recenti inchieste.
Ma la notizia del giorno è che il governo ha inserito il bando per altre 22 mila sale giochi nella nuova legge di Stabilità. Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera racconta tutto. Fa discutere questa messa a bando, con l’obiettivo peraltro comprensibile di rastrellare soldi, di altri 22 mila “punti azzardo”: si tratta in pratica di sale giochi o spazi dedicati nei locali pubblici.
Associazioni come Libera di Don Ciotti da tempo protestano e fanno di tutto per portare alla luce un problema che sembra essere sottovalutato: “È inaccettabile che di qua si denunci la crescita delle ludopatie e di là si continui a spingere il gioco. È una ipocrisia. E lo sanno”. Stella sul Corriere della Sera mette in evidenza la discrepanza secondo gli esperti di ludopatie tra ciò che molti politici annunciano (lotta al gioco d’azzardo, ecc.) e le decisioni che poi vengono prese, spesso nel disinteresse generale.
Troppa poca, l’attenzione dei tiggì, dei giornali, dei settimanali: “Questa misura fuori misura, fulmine violento e inaccettabile in un cielo già tempestoso, è una notizia che non circola”
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E tutto il denaro dei contribuenti regalato alle associazioni per la fantomatica “LOTTA ALLA LUDOPATIA”?