Il Tribunale penale internazionale de L’Aia contro i crimini di guerra aprira’ un’inchiesta sui presunti abusi commessi dalla Russia e dalla Georgia nella guerra del 2008. Lo rende noto il procuratore Fatou Bensouda, al termine di un’inchiesta preliminare sui fatti. Il Tribunale indaghera’ sui crimini contro l’umanita’ commessi dalle forze russe, georgiane e dai miliziani filorussi dell’Ossezia meridionale.
Verra’ preso in esame il periodo dal primo luglio al 10 ottobre 2008. Nella notte tra il 7 e l’8 agosto il Presidente georgiano filo occidentale, Mikheil Saakashvili, lancio’ un’offensiva contro l’Ossezia meridionale, separatista.
Intervennero i russi, che vinsero la guerra e dichiararono l’Ossezia meridionale indipendente, insieme all’Abkhazia. Le due regioni insieme rappresentano circa il 20% del territorio georgiano. I procuratori del Tribunale dell’Aia ritengono che gli sfollati georgiani furono tra 13.400 e 18.500. Le case distrutte 5mila. I georgiani uccisi tra 51 e 113. I miliziani filorussi dell’Ossezia meridionale – dice Bensouda – diedero mostra di “particolare crudelta’”. La Russia non riconosce il Tribunale Penale internazionale de L’Aia.(AGI)