L’Unione europea discute sul modo di accelerare le procedure di rimpatrio per alcuni Paesi e il governo tedesco ha già approvato alcune misure per accelerare la valutazione delle richieste d’asilo e per dichiarare Albania, Kosovo e Montenegro come Paesi sicuri. Accelerando e intensificando, di fatto, i rimpatri già in corso da tempo verso i Balcani.
“Siamo andati in Germania per lavorare, non per pietire soldi o benefici sociali”, lamenta un albanese. “Siamo andati in un campo rifugiati. Scelta forse sbagliata, ma non è giusto il modo in cui ci hanno trattati, senza nemmeno informarci della decisione positiva o negativa. Ci hanno semplicemente portati fuori dal campo e caricati su un aereo”.
Le condizioni di vita in Albania restano estremamente difficili, il Paese sta ancora completando la transizione verso l’economia di mercato. Un processo complicato dalla caduta del regime comunista avvenuta più tardi rispetto agli altri Paesi d’Europa orientale, e dalle crisi che si sono susseguite nella regione, fino a quella greca.
Sono quasi 5.000 ogni mese gli Albanesi che partono per cercare asilo economico in Germania, nonostante i messaggi dissuasivi diffusi da entrambi i governi. (euronews)