“Merkel Failed”, ha fallito e sopra la scritta il viso della cancelliera tedesca solcato da due baffetti alla Hitler. Questa è la maglietta sfoggiata oggi dall’eurodeputato del Carroccio Gianluca Buonanno durante il dibattito in aula sullo scandalo Volkswagen. “Domani la Merkel sarà qui in quest’aula (in occasione del 25esimo anniversario della riunificazione tedesca, ndr) e ci dovrà dire se sapeva”, ha affermato Buonanno dopo aver riconosciuto di “avere una Volkswagen” e di essere quindi “tra gli 11 milioni di persone imbrogliate” dalla casa tedesca.
Una performance censurata da Silvye Guillaume, vicepresidente socialista francese del Parlamento Ue ed incaricata di moderare il dibattito: “la maglietta non è consona a quest’aula”. E con questa frase ha tolto la parola a Buonanno. ansa
(Con tutte le castronerie dette e fatte dagli euroburocrati, vanno a censurare Buonanno per la maglietta?, ndr)
Convocato da Martin Schulz, graziato sul fronte sanzioni ma controllato a vista: questo il presente ed il futuro dell’eurodeputato leghista Gianluca Buonanno al Parlamento Ue.
“Schulz mi ha convocato, mi ha detto a voce che domani non sarei entrato in aula, poi l’ho convinto a cambiare idea, ma mi ha dato una sorta di ultimatum. Sono comunque orgoglioso di aver fatto cambiare idea a un tedesco”, spiega al telefono l’esponente del Carroccio. Dall’ufficio del presidente Schulz fanno sapere che “la decisione in realtà è ancora pendente e sarà comunicata all’interessato per scritto nei prossimi giorni”.