Storia di ordinaria follia o inaccettabile corruzione?

COMUNICATO STAMPA

Gli elementi ci sono tutti: siamo di fronte ad una cooperativa sociale, la “Camelot” gestita da Anna Baldoni, che riceve direttamente, come fosse una consegna fatta a mano, affidamenti milionari dal Comune di Ferrara per la gestione dei profughi.

coop-profughifoto di repertorio

Sono già 4 i progetti solo nel biennio 2013-2014: 118.496,25 euro del 29 gennaio 2014, 70.000 in data 11 marzo , 241.095,68 del 13 giugno 2014, tutte rigorosamente senza gara.

Ma a questo punto, a complicare un quadro così roseo di elargizioni di soldi pubblici, arriva l’Autorità nazionale anti-corruzione che vuole vederci chiaro: la sua prima segnalazione arriva con una lettera di contestazione risalente al 24 aprile e in particolare riguardava la sola categoria disagio mentale e non quella ordinaria. Palazzo Municipale risponde un mese dopo difendendo quelle assegnazioni dirette sulla base di una propria delibera del 2012 secondo cui l’autorità (il Comune in questo caso) ha piena facoltà di affidare direttamente la gestione dei servizi a rilevanza sociale qualora non sia prevista la remunerazione dell’opera prestata; infatti, secondo il Comune, le convenzioni sottoscritte con il gestore di Camelot prevedono solo il ripianamento dei costi sostenuti.

Ma il secondo pressing di giugno da parte dell’anti-corruzione sembra andare finalmente a segno con il risultato della revoca dell’affidamento alla Camelot, perché quest’ultima non era mai stata sottoposta ad alcun confronto concorrenziale con altre cooperative per i progetti Sprar, principio presente anche in una specifica deliberazione del 2014 dell’Anac. Nonostante l’intervento di autorità anti-corruzione e anti-mafia, nonostante un’inchiesta aperta dalla Procura di Ferrara su rapporti fra Camelot e autorità comunale, in tempi record viene bandita una gara pubblica per aggiudicarsi la gestione dei servizi Sprar per l’accoglienza dei richiedenti asilo: e a vincerla è proprio la Camelot, la cooperativa inquisita, quella che ancora non ha dimostrato di essere indenne da corruzione, e l’importo complessivo, finanziato dal Ministero dell’Interno per il 2016 è di ben 1.093.261,76 euro.

Stranamente secondo il Comune di Ferrara la Camelot è stata l’unica ad inviare la documentazione entro i termini fissati dal bando (ovvero le ore 12 del 29 settembre).
“In tutto il territorio nazionale fioccano ogni giorno nuove cooperative sociali” dichiara Ugo Bertaglia, vice-coordinatore regionale di Forza Nuova Emilia, “oppure vengono segnalati casi di mancata trasparenza, di concorrenza sleale ed in tutti questi casi sono due i fattori comuni: fiumi di denaro pubblico e attivitá di presunta integrazione di immigrati. L’assessore Chiara Sapigni ed il sindaco Tiziano Tagliani vivono grazie al contributo dei ferraresi: forse non è loro chiaro il ruolo che ricoprono, dimostrano anzi incapacità nel rispondere in prima persona di uno scandalo di cui sono responsabili.”

“La sezione ferrarese di Forza Nuova annuncia nuove azioni nei confronti di Camelot”, afferma il responsabile provinciale Massimo Piana, “affinché nessun soldo pubblico venga più sperperato con metodi disonesti e lesivi verso l’intera comunità ferrarese”.

Ufficio stampa Forza Nuova Ferrara

One thought on “Storia di ordinaria follia o inaccettabile corruzione?

  1. Caro Ufficio stampa di Forza Nuova di Ferrara, purtroppo la Democrazia in Italia con l’avvento prima di, Monti, poi Letta. e Dulcis in fundo da Renzi, tutti e tre non votati da nessuno ma messi li da un Napoletano, quindi siamo passati da una Democrazia a una DITTATURA Politica, ma non fosse nemmeno tanto grave ma e gravissimo perché siamo amministrati da gente incompetenti, e badate bene che ve lo dice uno che per 50 anni e andato in giro con i paraocchi, al mattino mi sputo in faccia da solo solo x aver votato il prima PCI ora PD.

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