Una intera notte di indagini per il personale della polizia Municipale di Rimini e i carabinieri che, dopo l’accoltellamento di lunedì pomeriggio, hanno arrestato un tunisino 27enne con l’accusa di tentato omicidio. L’inchiesta lampo, tuttavia, ha fatto emergere dei risvolti inquientanti e ha accertato la presenza di due bande di nordafricani in lotta tra loro per conquistare il cuore della città.
L’aggressione di lunedì pomeriggio in via Sigismondo, infatti, è arrivati all’indomani di un altro fatto di sangue avvenuto, sempre nel centro storico, nella notte tra sabato e domenica quando due tunisini si sono accoltellati in via Minghetti a due passi dall’arco d’Augusto. Verso le 2, i nordafricani sono accoltellati e, il ferito, è stato portato in ospedale per essere medicato.
Sul posto erano intervenuti i carabinieri e, dalle prime idiscrezioni, pare che il nordafricano abbia raccontato una storiella ai militari dell’Arma secondo la quale non sarebbe stato in grado di riconoscere l’aggressore. Ed è in questo ambito che è maturato il secondo accoltellamento di lunedì: un regolamento di conti in piena regola tra il ferito e il feritore di domenica notte.
Si arriva quindi all’ipotesi inquietante di come il centro storico di Rimini sia diventato il “ring” di bande rivali che, a suon di coltelli, si contendono il territorio per portare avanti i loro loschi affari.
Sono profughi dal loro paese-! ???
Fin da piccolo quando vedevo gli antichi Romani con la Biga – Risse sanguinarie a non finire per la competizione di chi arrivava prima. Dicevo fra me meno male che sono passati secoli : Noi siamo Umanitari , comprensivi della altrui cultura .
=ra gli exstracomunitari – e comunitari dellì ‘est- Ci fanno rivivere quei “Bei Tempi” dei Romani – che si aspetta a metterli dentro un circo.?. con la mazza chiodata , (coltelli li hanno già) pugnali stiletti ecc… tutte armi bianche.- Siamo noi in difetto che non accettiamo la loro cultura.!!!