Codacons risponde a Renzi: Il canone Rai in bolletta è anticostituzionale

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ROMA – L’idea è sempre quella: il canone Rai da pagare con la bolletta elettrica. In cambio di uno sconticino: 100 euro al posto degli attuali 113,50. Siamo ancora nel campo degli annunci televisivi, in questo caso dal salotto di “In 1/2 ora” diretto da Lucia Annunziata. Ma Renzi ci prova ancora, dopo il fallimento di un anno fa. Ma anche stavolta la strada è in salita, per non dire “impossibile”.

“IMPOSSIBILE” – E’ Chicco Testa, presidente di Assoelettrica, a stoppare l’operazione sul nascere in diretta ad Agorà, su Rai Tre: “Il canone Rai nella bolletta elettrica è un’operazione impossibile. Non tutti i possessori di un televisore sono possessori di un contratto elettrico e non tutti i possessori di un contratto elettrico sono possessori di un televisore”.

Sbagliato riversare sui produttori di energia elettrica il compito di recuperare il canone per la Rai, perché non ci compete.

“ANTICOSTITUZIONALE” – Legare il canone Rai alla bolletta elettrica “sarebbe un provvedimento illegittimo e incostituzionale e, in quanto tale, impugnabile nelle competenti sedi”. Lo afferma il Codacons, annunciando battaglia dopo le affermazioni di ieri del premier Matteo Renzi. “In base al Regio decreto legge 21 febbraio 1938, n. 246, tale imposta si applica solo a chi possiede un apparecchio adibito alla ricezione di radioaudizioni televisive nel territorio italiano” spiega l’associazione. “Per questo snaturare il canone vincolandone il pagamento ad una bolletta sarebbe illegittimo, poiché non garantisce il verificarsi della condizione essenziale per il pagamento dell`imposta, ossia il possesso di un televisore o altro apparecchio atto a ricevere frequenze tv”.

Stiamo studiando le possibili azioni legali volte a bloccare il provvedimento e non escludiamo una valanga di ricorsi da parte degli utenti contro il canone Rai in bolletta.

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2 thoughts on “Codacons risponde a Renzi: Il canone Rai in bolletta è anticostituzionale

  1. È ovvio che la modifica annunciata si tradurrà in una presunzione relativa, cioè validamente opponibile fino a prova contraria a carico dell’utente che potrà dimostrare di non possedere un apparecchio. Fatta la premessa e considerato il fatto che per comune esperienza il 99% delle famiglie possiedono un apparecchio, non comprendo lacapziosa contrarietà del Codacons che sembra porsi a difesa degli evasori.
    Devo aggiungere però che è altrettanto incomprensibile l’arroganza partitocratica in ordine alla nomina della governance Rai che, invece, potrebbe essere riservata ai veri azionisti, cioè gli utenti paganti, ai quali, successivamente al pagamento del canone potrebbe essere assegnato un pin funzionale a consentire l’elezione on lune del Cda, che poi potrebbe eleggere il Presidente. Potrebbe essere più democratico; o no?

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