Papa a New York: “Prego per i fratelli islamici”. E ricorda la strage alla Mecca

Papa Francesco ha compiuto su una Jeep l’ultimo tratto del percorso tra l’eliporto di Manhattan e la Cattedrale di St Patrick, nel cuore di New York, per permettere alla folla di salutarlo. Un massiccio spiegamento delle forze di polizia, con decine di vetture con lampeggianti in funzione, e addirittura un camion che precedeva di due metri il mezzo di Francesco, ha pero’ trattenuto a distanza l’entusiasmo della folla che certo voleva vedere il Papa piu’ da vicino. Francesco ha poi percorso otto chilometri su una Fiat 500L identica a quella utilizzata a Washington negli ultimi giorni.

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Giunto a qualche isolato dalla chiesa di St Patrick, il Pontefice ha cambiato vettura, salendo su una Jeep bianca analoga a quella che utilizza in piazza San Pietro, cioe’ protetta solo da un parabrezza e aperta ai lati. Il Papa ha pregato nella Cattedrale per i “fratelli islamici”, salutandoli nel giorno in cui celebrano la festa del sacrificio. E nell’occasione ha fatto riferimento alla tragedia dei pellegrini musulmani schiacciati dalla calca alla Mecca: “Avrei voluto che il mio saluto fosse piu’ caloroso, secondo i miei sentimenti in questo momento di preghiera” dice “mi unisco e ci uniamo nella supplica a Dio Padre Nostro onnipotente e misericordioso”.

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