Il presidente della Lega Nord Umberto Bossi è stato condannato dal tribunale di Bergamo ad un anno e 6 mesi di reclusione per vilipendio del presidente della Repubblica e del presidente del Consiglio dei ministri. I fatti si riferiscono al 2011, quando Bossi, alla festa ‘Bèrghem frecc’ di Albino attaccò dal palco Giorgio Napolitano e Mario Monti.
In occasione della festa invernale della Lega, l’allora segretario federale definì Napolitano ‘terùn’, riservando a Monti allusioni di carattere sessuale.
I fatti risalgono al 29 dicembre del 2011, quando Bossi disse durante un comizio: “Mandiamo un saluto al presidente della Repubblica. Napolitano, Napolitano, nomen omen: non sapevo fosse un terùn…”, facendo anche il gesto delle corna.
Più che reati, si tratta di una censura al diritto di critica, se era un comunista, non sarebbe stato condannato. Ormai è diventato reato parlare e la giustizia italiana è la peggiore del mondo, perchè si fanno i processi sulle liti da cortile e si intasano i tribunali.
Lesa maestà…