Il presidente cubano, Raul Castro, ha regalato a Papa Francesco una croce realizzata con i remi di migranti che hanno attraversato il Mediterraneo. Chi ha portato i reni fino a Cuba?
Il dono è stato offerto in occasione dell’incontro fra il Pontefice e il leader cubano.
Durante i colloqui, riferisce il quotidiano del partito comunista Granma, si è discusso dello stato degli ottant’anni di rapporti fra Cuba e la Santa Sede. All’incontro erano presenti anche il vice presidente cubano Miguel Diaz Canel e il ministro degli Esteri Bruno Rodriguez oltre al cardinale dell’Avana, Jaime Ortega.
La croce offerta a Papa Francesco è un’opera alta oltre due metri, realizzata dall’artista cubano Alexis Leyva Machado, noto come ‘Kcho’, ha riferito il portavoce vaticano padre Lombardi. La croce è stata esposta al Palacio de la Revolucion all’Avana, durante l’incontro fra il Papa e Raul.
In Vaticano vi sono già due opere di Kcho, una delle quali portata a maggio da Raul Castro quando si recò in visita presso la Santa Sede. Allora, ha ricordato padre Lombardi, si trattò di un dipinto che rappresentava una croce formata da barche di migranti nel Mediterraneo. Il Papa ha offerto in dono al leader cubano un mosaico raffigurante la Vergine de la Caridad del Cobre, patrona dell’isola.
Il dono del leader cubano è stato scelto con attenzione perché fosse gradito a Francesco. A Lampedusa il Papa celebrò messa con un calice e un pastorale realizzato con i resti di barche di migranti. Ben diversamente il presidente boliviano Evo Morales regalò al Pontefice un crocifisso formato da una falce e un martello che provocò qualche imbarazzo in Vaticano.