di Marco Mori
Mattarella tuona a Cernobbio: “superare gli Stati nazionali”. L’Italia è stata tradita. Non stupisce la felicità dell’UE per la sua nomina.
In altri tempi, una frase simile sarebbe costata un plotone d’esecuzione. Oggi, grazie al cielo, esiste la libertà d’espressione… Una vera fortuna per Mattarella che, prima di lui, i Padri Costituenti abbiano combattuto per la libertà e l’inviolabilità della persona.
Tuttavia l’assoluta gravità di tale affermazione resta, poiché configura, in ogni caso, un palese alto tradimento della Repubblica Italiana.
Quali sono le funzioni del P.d.R.? Ce lo dice la Costituzione. L’art. 87 dispone che: “Il Presidente della Repubblica è il Capo dello Stato e rappresenta l’unità nazionale”.
Capo dello Stato e rappresentante dell’unità nazionale, la norma è chiarissima. Come si coniuga tutto questo con le sconcertanti affermazioni di Cernobbio? Semplicemente è impossibile.
Il Capo dello Stato non può chiedere il superamento dello Stato, non può aggredire la sovranità nazionale, non può chiedere la fine dell’Italia.
Non si è davvero mai visto nulla del genere. E ferma la configurazione di gravi reati nell’aggressione della sovranità e dell’indipendenza nazionale (art. 241 e ss. C.P.), di cui vi ho più volte significato, quello che sconcerta è la totale assenza di critiche verso Mattarella.
Questo è incomprensibile perché la frase pronunciata ne imporrebbe l’immediata destituzione, a seguito dell’apertura di un procedimento per la sua messa in stato d’accusa.
Insomma Mattarella, se non fosse il Capo dello Stato, ben potrebbe esprimere le sue idee, ma da Capo dello Stato chiedere il superamento della Repubblica Italiana è semplicemente ridicolo, assurdo e gravemente illegittimo.
Mattarella non è il Presidente della Repubblica, ma un suo acerrimo nemico. Mattarella va fermato.