La Russia e’ a conoscenza di piani per bombardare l’Isis in Libia, senza l’accordo del governo legittimo di Tobruk. Lo ha denunciato in un’intervista scritta ad AGI, il viceministro degli Esteri russo Mikhail Bogdanov, rappresentante speciale del presidente russo per il Medio Oriente e i Paesi africani.
“Vi sono ancora forze che tentano di risolvere i problemi della regione, in particolare in Libia, con metodi di forza – ha dichiarato Bogdanov – Cosi’, senza accordarsi con le autorita’ legittime a Tobruk in relazione ai parametri dell’operazione per fermare l’immigrazione clandestina, gia’ iniziano a pianificare bombardamenti contro lo Stato islamico nel Paese; di questo ci arrivano segnali e informazioni da diverse fonti”.
Pur riconoscendo che “bisogna assolutamente combattere il male del terrorismo”, il viceministro russo ha ammonito che “esiste il diritto internazionale, secondo il quale senza il consenso dello Stato (interessato) e’ inammissibile condurre qualunque operazione militare sul suo territorio, con o senza una qualsiasi scusa”.
“Per quanto ci e’ noto – ha riferito – i libici, nella figura del governo legittimo di Tobruk, non sono felicissimi, per usare un eufemismo, di tali piani. Dicono che ancora un’altra ‘crociata’ puo’ avere le conseguenze piu’ fatali per lo Stato libico e trasformare il Paese in un trampolino regionale del terrorismo internazionale”. Bogdanov ha poi ribadito il “sostegno” della Russia “agli sforzi del rappresentante speciale Onu per la Libia, Bernardino Leon, per stabilire un dialogo inter-libico, il cui risultato deve essere la formazione di un governo di unita’ nazionale”. “Speriamo che entro il 20 settembre, Leon riesca a realizzare il suo ambizioso piano di coordinazione della struttura di un governo di unita’ nazionale”, ha aggiunto. agi