Propaganda pro-immigrazione, la zia di Aylan a Bruxelles

 

Il ricordo commosso di un pezzo della sua famiglia morta per scappare dalla guerra. Insieme all’impegno con Avaaz per chiedere ai leader UE di agire per fermare le continue tragedie legate all’immigrazione. Fatima Kurdi, la zia di Aylan, il bambino siriano morto mentre cercava di raggiungere le coste europee e diventato il simbolo del dramma dei rifugiati, è oggi a Bruxelles per partecipare all’iniziativa di Avaaz (rete globale finanziata da Soros)  e consegnare ai ministri degli Interni dell’UE, che questo pomeriggio si riuniranno nella capitale europea, la petizione con 1,2 milioni di firme, in cui si chiede “di aprire le porte dell’Europa e far nascere una politica comune di accoglienza degna del XXI secolo”.

Avaaz, la rete globale finanziata da Georges Soros

L’organizzazione Avaaz, che a molti sembra un’ente promotore di sacrosante campagne a favore dei diritti della gente e dei popoli oppressi, è in realtà in mano al noto banchiere Soros, e quindi … se sapete cosa sono le banche e se approfondite la conoscenza di questo (super ricco) signor Soros potete farvi un quadro più preciso della situazione.

Alcune campagne di avaaz in particolare servono agli scopi delle élite che occultamente dominano il nostro pianeta, vedi la campagna contro Berlusconi che ha portato al governo del banchiere Monti, e la campagna contro Assad, probabile preludio ad un ennesimo sanguinoso intervento militare in stile Libia.
Le campagne di cui generalmente tutti condividiamo il contenuto (come ad esempio quella contro ACTA) hanno lo scopo di dare un’immagine esteriore di un’organizzazione che é  vicina agli interessi dei cittadini, ma tale consenso viene poi utilizzato per indirizzare il consenso popolare verso certi obiettivi (come per l’appunto la destabilizzazione della Siria). E così il popolo ingannato dai media e  da avaaz non si rende più conto di quanto stia realmente accadendo.
Il fondatore di avaaz è Eli Parisier (http://en.wikipedia.org/wiki/Eli_Pariser) che e’ presidente di MoveOn.org societa’ finanziata, guarda caso, da Soros.