Il ricatto della Germania: Niente fondi UE a chi non accoglie “profughi”

 

 

BERLINO – Nel giorno di entrata in vigore in Ungheria della legge speciale anti-immigrati, la Germania propone di tagliare i fondi dell’Ue per i Paesi che si oppongono alle quote obbligatorie di accoglienza. Sotto accusa sono i nuovi partner della Unione europea dell’Est Europa che hanno ricevuto i fondi in questi anni per adeguarsi al passo dei Paesi fondatori e ora rifiutano di concedere la stessa solidarietà che l’Ue ha mostrato di avere per loro nei riguardi dei migranti.

IL CASO UNGHERIA – In risposta, l’Ungheria ha annunciato di aver aperto decine di procedimenti penali contro i migranti arrestati oggi e accusati di aver “danneggiato” la barriera di filo spinato eretta al confine con la Serbia, reato punibile con cinque anni reclusione in virtù della legge entrata in vigore a mezzanotte.

“La polizia ha aperto un procedimento penale a loro carico” ha detto Gyorgy Bakondi, portavoce del governo, in occasione di una conferenza stampa a Szeged, nel sud dell’Ungheria. Si tratta della prima grande ondata di arresti in Ungheria dopo l’entrata in vigore della legge che consente l’arresto dei migranti “illegali”.

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Un bambino “profugo” appena arrivato, scende dal treno e fa il gesto dello sgozzamento con la mano alla gola

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