Carcere minorile di Catanzaro; detenuto straniero incendia la cella

Un detenuto di nazionalita’ straniera, recluso nel carcere minorile di Catanzaro, ha incendiato, poco dopo la mezzanotte di oggi, un materasso all’interno della propria cella mettendo in serio pericolo la sua vita e quella di altri due detenuti che stavano con lui.
Subito dopo, il giovane, andato in escandescenza, ha ingerito una batteria.

L’episodio e’ stato reso noto dal sindacato di polizia penitenziaria Uspp. Solo grazie all’ intervento degli agenti di polizia peniteniaria in servizio e di loro colleghi che si trovavano per caso negli alloggi della struttura, si e’ potuto scongiurare peggio. Il minorenne e’ stato immediatamente trasportato in ospedale per le cure del caso.

“La situazione nel carcere minorile di Catanzaro – affermano in una nota Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe, e Damiano Bellucci, segretario nazionale dello stesso sondacato – e’ ormai ingestibile, a causa dei continui eventi critici. Dopo l’episodio piu’recente che ha visto un giovane detenuto dare fuoco ai suppellettili della cella ed ingoiare delle pile, pochi minuti fa un altro detenuto ha tentato di impiccarsi all’interno della sua cella.

Si tratta di un giovane di 20 anni, di Milano, trasferito da poco nel carcere minorile di Catanzaro. Per fortuna, grazie al pronto intervento di un assistente della polizia penitenziaria, una giovane vita e’ stata strappata a morte certa. Il ragazzo dovra’ uscire dal carcere tra due mesi. E’ il terzo tentativo di suicidio – fa rilevare il sappe – ad opera di altrettanti detenuti, nel breve giro di una settimana, sempre nel carcere di Catanzaro. E’ evidente che qualcosa non funziona in tutto il sistema penale minorile, dove, a volte, gli eventi critici superano addirittura quelli degli adulti. Non e’ aumentando l’eta’ di permanenza nelle strutture per minori, da 21 a 25 anni, che si risolvono i problemi”. (AGI) .