I giovani italiani sono senza speranza: sei su dieci pronti a lasciare il Paese

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I giovani italiani hanno perso la speranza e il 90 per cento di loro è convinto che per trovare un vero lavoro l’unica cosa da fare sia partire e lasciarsi l’Italia alle spalle.

È quanto emerge dal recente Rapporto Giovani sul tema “mobilità per studio e lavoro” presentato oggi a Treviso e promosso dall’Istituto Giuseppe Toniolo in collaborazione con l’Università Cattolica e il sostegno di Fondazione Cariplo e Intesa San Paolo. L’indagine è stata elaborata a partire da un panel di 1000 giovani tra i 18 e i 32 anni. (non molti, ma il quadro è significativo)

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Il rapporto fotografa una situazione drammatica, con i giovani alle prese con una presa d’atto legata consapevolezza che oggi il nostro Paese offre alle nuove generazioni opportunità sensibilmente inferiori rispetto a quelle degli altri paesi sviluppati. Un divario che difficilmente verrà colmato nei prossimi anni, sostengono gli intervistati.

Secondo i dati del rapporto, l’83,4 per cento dei giovani che hanno risposto al sondaggio è disposto a cambiare città stabilmente per trovare migliori possibilità di lavoro, mentre il 61,1 per cento di questi si dichiara disponibile a cercare lavoro all’estero. Tra chi è pronto a partire, oltre uno su tre sta concretamente valutando la possibilità di farlo entro il 2016.

Ma quali sono i paesi che i giovani italiani considerano più attrattivi come esperienza di lavoro (non necessariamente definitiva)? Australia, Usa e Regno Unito raccolgono insieme oltre la metà delle risposte (il 54,8 per cento) e hanno anche il vantaggio di avere l’inglese come lingua. Segue poi la Germania, un paese che presenta una disoccupazione giovanile particolarmente bassa. A distanza Canada, Francia, Austria, Svizzera e Belgio. In pochi ormai vorrebbero andare in Spagna (1,5 per cento), ritenuta attrattiva in passato ma colpita, con la crisi, da tassi di disoccupazione giovanile molto elevati.

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