Homo di Naledi: scienziati scettici, “ma quale nuovo ominide? e’ un babbuino”

Homo-Naledi

 

“La scoperta dell’Homo Naledi e’ solo un grezzo tentativo di legare le origini delle persone di colore ai babbuini”. All’indomani di quella che e’ stata accolta come una delle piu’ grandi scoperte antropologiche del secolo, quella dell’Homo Naledi, piovono critiche da tutto il mondo, in particolare dal Sudafrica, dove l’ominide e’ stato ritrovato.

Mathole Motshekga, celebre politologo e accademico sudafricano, e’ stato il primo a scagliarsi contro la scoperta definendola “insignificante” e avanzando anche un’originale tesi: “e’ solo un babbuino”.

Perplessita’ comunque provengono anche da altri scienziati, come il professor Tim White, dell’Universita’ di Berkeley, secondo cui si tratterebbe di “pura speculazione”. “L’area scavata e solo un test. Molte altre ossa sono ancora li'”. Il problema e’ anche quello della data a cui le ossa dell’ominide possano risalire, apparentemente 2,5-2,8 milioni di anni fa ma, ha spiegato Christoph Zollikofer, dell’Universita’ di Zurigo, “e’ molto difficile da dire. Potrebbe essere precedente e tutto dipende e’ proprio da questo”.

Ieri la scoperta delle ossa fossilizzate di un possibile antenato dell’uomo, finora sconosciuto, e’ stata annunciata dal professore dell’Universita’ di Witwatersrand di Johannesburg.
Il ritrovamento e’ avvenuto in una grotta a 50 chilometri da Johannesburg e l’ominide e’ stato denominato ‘Homo Naledi’, perche’ la grotta della scoperta si chiama ‘stella nascente’ e ‘naledi’ significa proprio ‘stella’ nella lingua Sesotho, usata da alcune tribu’ sudafricane.