È arrivata in Thailandia la confessione di Yusufu Mierili, il principale sospettato per la strage del 17 agosto al santuario Erawan di Bangkok. Il cinese di 25 anni e di etnia uigura ha ammesso di aver consegnato uno zainetto all’attentatore prima della deflagrazione. Lo ha fatto sapere la polizia del Paese, secondo la quale Mierili ha incontrato il presunto kamikaze all’esterno di una stazione ferroviaria per dargli lo zainetto che conteneva l’ordigno.
“Questo è il luogo nel quale lui ha incontrato l’uomo con la maglietta gialla per consegnarli lo zaino. Parliamo della zaino che portava con sé. Yusufu Mierili ha raccontato che era pesante e che conteneva una bomba’‘, ha spiegato il generale Prawit Thavorn Siri, portavoce della polizia thailandese.
Mierili si conferma un elemento chiave dell’attentato che ha fatto 22 morti e 123 feriti. Per gli inquirenti la bomba potrebbe essere una vendetta uigura (islamici) contro la Thailandia e la Cina in risposta alla deportazione in luglio di 109 uiguri da Bangkok.